Norma anticorruzione e personale PNRR, al Tribunale di Latina l’assemblea CISL

Il sindacato CISL di Latina ha indetto, per domani dalle 11 alle 13, presso il Tribunale del capoluogo, un’assemblea di confronto per affrontare i temi della gestione del nuovo personale PNRR e della nuova normativa anticorruzione. Questa la nota del sindacato pontino, con cui ha fatto richiesta al Presidente del Tribunale di Latina Caterina Chiaravalloti:

“Negli ultimi mesi hanno preso servizio, presso il Tribunale di Latina, oltre 60 unita’ lavorative, tra addetti U.P.P. e funzionari tecnico amministrativi, grazie ai fondi che il PNRR prevede per il capitale umano del Ministero della Giustizia: in tutta Italia circa 10.000 unità sono state assunte su un totale di 35.000 dipendenti già in ruolo. Come Sindacato abbiamo già avviato un’ azione prodromica ad un impiego stabile di tali professionalità.

L’Ufficio per il processo costituisce, secondo le parole del Ministro durante l’inaugurazione dell’ anno giudiziario “scelta organizzativa irreversibile”: sono previste, grazie ai fondi del citato PNRR, oltre 20.000 assunzioni da destinare al capitale umano. A fronte di tali investimenti l’Europa ci chiede di abbattere i tempi lunghi della durata dei procedimenti in materia penale e civile oltre che di adottare le necessarie riforme normative ed organizzative.

Tutto il sistema giudiziario nelle sue componenti (politica, magistratura, avvocatura e personale amministrativo) è chiamato ad uno sforzo significativo. Occorre perseguire i giusti equilibri organizzativi per consentire che l’aumento di produttività non esponga al rischio ingolfamento la macchina giudiziaria.

Si consideri che il quadro generale, nei prossimi anni, potrebbe vedere la seguente situazione: 20.000 neo assunti PNRR (tra addetti all’UPP, funzionari, data entry) e 25.000 cancellieri vecchio ruolo. Il Ministero sta cioè virando su una cancelleria monocratica (ogni giudice corrisponde ad una cancelleria o rectius un UPP) che garantisca supporto nella fase giurisdizionale, ma anche sui servizi di cancelleria: assistenza all’udienza e ricezione e pubblicazione atti ad esempio.

Viviamo, inoltre, una fase di passaggio dal “cartaceo” al telematico per il settore penale: le cancellerie sono chiamate a coadiuvare le nuove figure assunte di data entry nell’onerosa dematerializzazione di fascicoli penali in vista della informatizzazione completa delle procedure che non avverrà prima di qualche anno.

Inutile sottolineare lo sforzo che la Riforma Cartabia imporrà a tutti gli attori della macchina giudiziaria. Fuor di metafora, è evidente che gli addetti all’UPP affianchino il magistrato ponendolo in condizione di aumentare la produzione di atti giurisdizionali, ma è altrettanto necessario che svolgano una porzione di attività demandate alle cancellerie, per evitare l’effetto schiacciamento a seguito dall’aumento considerevole di produzione dei giudici.

Il Ministero della Giustizia nella Circolare del 21/12/2021 prevede che la nuova figura professionale di addetto all’UPP possa e debba svolgere tutte le funzioni di supporto alla giurisdizione: ad es., assistenza al magistrato in udienza, ricezione atti tramite i sistemi informatici etc.

Considerata la cronica carenza di personale da affiancare al magistrato nelle udienze penali nulla osta ad impiegare l’addetto all’UPP nella citata attività di assistenza: ci risulta che ciò avvenga in numerosi tribunali del territorio nazionale.

Occorre, buona sostanza, che i nuovi profili professionali del PNRR siano valorizzati pienamente per quelle funzioni che ad essi appartengono per espressa previsione normativa e non relegati in mansioni riduttive rispetto al loro profilo professionale.

Si consideri, ad esempio, che le unità di funzionario tecnico amministrativo debbono coadiuvare la dirigenza degli uffici giudiziari: “formulano proposte e pareri ai dirigenti da cui dipendono funzionalmente, curano l’attuazione dei progetti, delle attività amministrative e delle procedure loro affidate, coordinando le attività del personale subordinato”.

Sarebbe opportuno, a nostro parere, che le unità di funzionario tecnico-amministrativo in dotazione al nostro Tribunale (4/5) siano inseriti all’interno dell’Ufficio Personale.

Ciò consentirebbe di rendere disponibili, per le cancellerie, le attuali risorse di direttore, funzionario, cancelliere ed assistente assegnate all’Ufficio personale: il settore penale, ad esempio, versa in una drammatica situazione per carenza di cancellieri e/o assistenti da inviare in udienza o di funzionari per fronteggiare il servizio dei c.d. provvedimenti “camerali”.

Stride, a nostro parere, con i principi di una efficiente gestione del personale PNRR, l’impiego di funzionari tecnico amministrativi in mansioni che non rientrano nel loro profilo professionale e che invece sono ascrivibili alle ex carriere esecutive o di concetto.

Assegnare funzionari tecnico-amministrativi, ad esempio, nei servizi spese di giustizia e gratuito patrocinio, in assenza di personale subordinato da coordinare, significa di fatto sottoutilizzare la loro professionalità si trovano, di fatto, costretti a svolgere atti ripetuti e seriali (notifiche via pec) che rientrano nella competenza di altre figure professionali, mentre l’arrivo di tali funzionari è finalizzato a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa in senso ampio.

Una inadeguata gestione del personale PNRR rischia di vanificare gl’interventi che il Governo, in ossequio alle direttive europee, ha messo in campo per la Giustizia.

Siamo a rinnovare la richiesta, sinora disattesa, di un Tavolo di confronto che riconduca a sistema più armonico la gestione del personale amministrativo e PNRR in servizio presso codesto Tribunale. Cogliamo ancora una volta l’occasione per invitarla a porre all’ordine del giorno del suddetto Tavolo il tema della rotazione del personale apicale (direttori).

La normativa anticorruzione prevede che le figure apicale degli uffici pubblici ruotino periodicamente per evitare incrostazioni pericolose in posizioni delicate. La massima trasparenza e rotazione va garantita anche in tema d’incarichi extra lavorativi al personale di cancelleria: tali nomine, oltre che essere conferite con una rigorosa rotazione, vanno pubblicizzati sul sito del Tribunale.

Occorre, a nostro parere, garantire la massima trasparenza sui compensi extra lavorativi che codesta Presidenza o altro Giudice determina in favore dei direttori o funzionari in servizio al Tribunale di Latina in materia fallimentare, di volontaria giurisdizione od elettorale.

Chiediamo che la trasparenza sugl’incarichi conferiti ai consulenti dei Giudici, garantita mediante pubblicazione sul sito del Tribunale di Latina, sia parimenti garantita riguardo gl’incarichi extra- lavorativi conferiti al personale di cancelleria.

Il nostro scopo è garantire il pari trattamento di tutti i dipendenti del Tribunale di Latina. Laddove la nostra richiesta d’incontro rimanesse senza ulteriore riscontro inizieremo una azione di mobilitazione per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Sin d’ora indiciamo l’Assemblea Generale del Personale Comparto Funzioni Centrali in servizio presso codesto Tribunale (personale amministrativo e PNRR) per il giorno 16/01/2022 dalle ore 11,00 alle ore 13,00 con ordine del giorno seguente:

–  rispetto del mansionario personale giudiziario e PNRR;

–  problematica cancelleria dibattimento penale;

–  incarichi extra lavorativi in materia fallimentare, volontaria giurisdizione ed elettorale, in ossequio alla normativa sulla trasparenza e pari trattamento del personale;

–  rotazione periodica del personale apicale (direttori) in ossequio alla normativa anticorruzione;

–  approvazione di un documento da inviare al Responsabile ministeriale anticorruzione, all’Amministrazione giudiziaria centrale ed agli organi d’informazione;

–  approvazione delle azioni di mobilitazione (sit-in) sotto il Palazzo di giustizia alla presenza degli organi d’informazione.

Si chiede, al riguardo, l’autorizzazione all’uso dell’aula conferenze sita al 2° piano del Palazzo di giustizia di codesto Tribunale ovvero di altro idoneo locale evidenziando che tutte le attività lavorative, durante la predetta Assemblea, vanno intese come sospese ad eccezione dei servizi minimi essenziali (direttissime e provvedimenti urgenti) ai sensi della Legge n. 146/1990.