Economia
di Ivan Simeone

Sempre più giovani scelgono di intraprendere un percorso di lavoro autonomo, aprendo una propria piccola attività. Le motivazioni sono molteplici, e l’autoimprenditorialità può rappresentare una valida opportunità per entrare nel mondo del lavoro. Tuttavia, è fondamentale affrontare questa scelta con realismo, preparazione e professionalità. Diversi sono i giovani e meno giovani che si rivolgono ai nostri Sportelli per avere consigli e pareri.
I dati nazionali lo confermano: nel 2024 sono state registrate oltre 320.000 nuove imprese, con un saldo positivo di +36.856 attività. Anche il secondo trimestre del 2025 mostra un trend incoraggiante, con un saldo attivo di +32.800 imprese.
Crescono le società di capitali e, secondo Unioncamere, bene anche le imprese individuali.
Un dato però merita attenzione: molte cessazioni riguardano attività nate da pochi anni. Ciò evidenzia come numerosi neoimprenditori avviino un’impresa senza una visione chiara o un piano strutturato, finendo presto per chiudere, con conseguenze negative sia personali sia per il sistema economico nel suo complesso.
Analizzando i settori più vivaci, si conferma il buon andamento di costruzioni, ristorazione, consulenza e finanza,istruzione, e-commerce, digitalizzazione e benessere (centri estetici, acconciatori, spa).
Nel commercio, spiccano le opportunità legate a e-commerce e commercio digitale, oltre alle attività alimentari, in particolare supermercati e minimarket. Si mantiene forte anche la domanda nei settori del beauty, dei servizi turistici, dell’ospitalità e della ristorazione.
Il comparto dell’abbigliamento di target medio, mostra segnali di affanno, soprattutto per quelle realtà che non riescono a rinnovarsi o a competere con le nuove dinamiche del mercato. Cosa diversa per il “lusso” maggiormente nelle grandi Città.
Questa panoramica, pur sintetica, offre un’interessante chiave di lettura sul sistema produttivo italiano, sempre più caratterizzato da piccole imprese e start-up innovative.
Tuttavia, per i giovani imprenditori è essenziale tenere presenti alcuni aspetti fondamentali, spesso sottovalutati. Prima di avviare una nuova attività, è indispensabile redigere un piano d’impresa solido, realistico e sostenibile dal punto di vista finanziario. L’improvvisazione è un rischio: serve formazione specifica, conoscenza del settore e la capacità di pianificare le risorse economiche necessarie.
Gli strumenti non mancano, ma vanno utilizzati con consapevolezza. È importante affidarsi a un consulente qualificato, rivolgendosi alle Associazioni di categoria più rappresentative e a professionisti certificati, come i consulenti iscritti agli ordini professionali o i tutor di microcredito accreditati presso l’Ente Nazionale Microcredito.
Solo con una buona preparazione e il giusto supporto l’autoimprenditorialità può trasformarsi da semplice idea in un progetto duraturo e di successo.









