Nuovo Dpcm, bambini a scuola con la mascherina anche al banco: la misura non piace

La zona verde diventa zona gialla. Un rebus è stato per tutto il pomeriggio il colore della regione Lazio abbinata a misure più o meno restrittive del nuovo Dpcm. Tanto che anche l’assessore regionale Alessio D’Amato, fornendo i dati del coronavirus di oggi sul territorio ha scritto: “Al di là dei colori delle fasce quello che conta è mantenere alta l’attenzione e raffreddare la curva”.

Oggi nel Lazio si registrano 2.432 casi positivi, 34 decessi e 144 i guariti. Nella Asl di Latina, come diramato nel bollettino, sono 146 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano quattro decessi di 75, 77, 83 e 94 anni con patologie.

In tanti hanno cercato di capire cosa prevede far parte di una zona verde, piuttosto che arancione o gialla. E quando i genitori si sono rassegnati a vedere i ragazzi delle superiori di nuovo a casa con la didattica a distanza al 100% e quelli delle medie e delle elementari ancora a scuola in presenza, ecco che arriva una notizia – a qualcuno direttamente dall’istituto frequentato dai figli, ad altri con il passaparola che ora viaggia su Whatsapp – che lascia tutti basiti. Per chi resta a scuola la mascherina è obbligatoria sempre.

Non è bastato ordinare banchi singoli, distanziare, per qualcuno – come le medie di via Tasso – anche cambiare edificio. Ora è necessario che i ragazzi e i bambini indossino il dispositivo di protezione anche fermi al banco. Qualcuno anche per 8 ore, con una piccola pausa per il pranzo e la merenda. Le mamme e i papà hanno cominciato ad agitarsi e nelle prossime ore la cosa non passerà senza strascichi.

Per il resto, indipendente da colore, le misure per il Lazio restano quelle indicate ed entreranno in vigore il 6 novembre, con la data posticipata di un giorno.