Obbligazioni: cosa aspettarsi nei prossimi mesi? Il punto degli analisti

Dopo i minimi storici raggiunti dai titoli pubblici durante la pandemia i bond riprendono a correre, con gli investimenti obbligazionari che tornano ad essere interessanti per gli investitori.

Ormai sembra inevitabile il tapering della FED nel 2021, un intervento dato quasi per scontato dai mercati come dimostra il rialzo dei Treasury USA a 10 anni delle ultime settimane, il cui rendimento ha superato l’1,273%.

Se la Federal Reserve dovesse rendere meno accomodante la sua politica monetaria gli interessi dei titoli americani saliranno ancora, provocando maggiore instabilità sui mercati finanziari. In Europa la BCE potrebbe aspettare di più prima di ridurre l’offerta monetaria, tuttavia anche i rendimenti dei bond dei paesi dell’Eurozona sono in crescita, con il BTP decennale arrivato allo 0,581%.

Secondo gli analisti è importante tenere una buona liquidità per il momento, in vista di un possibile incremento della volatilità, chiudendo le posizioni che hanno già garantito un buon profitto in quanto lo scenario nei prossimi mesi potrebbe cambiare. Attenzione anche alle obbligazioni corporate, infatti con l’entrata in funzione dei programmi USA e UE per la transizione ecologica e il rilancio post-Covid le imprese saranno stimolate ad aumentare gli investimenti.

Cosa bisogna sapere per investire in obbligazioni oggi

Per individuare le migliori obbligazioni da comprare, al giorno d’oggi è possibile affidarsi anche alla rete, consultando gli approfondimenti realizzati da portali specializzati come Finaria.it, vero e proprio punto di riferimento per chiunque desideri imparare a investire o incrementare le proprie conoscenze in ambito finanziario.

In genere si tende ad acquistare le obbligazioni pubbliche e corporate in banca, pagando commissioni care e orientandosi nella scelta con consulenze non sempre trasparenti e autonome.

Senza dubbio alcuni prodotti obbligazionari stanno iniziando ad offrire dei rendimenti interessanti, tuttavia è importante trovare la modalità giusta per investire su questi strumenti in modo efficiente e conveniente.

Attualmente è possibile valutare con attenzione gli ETF, analizzando i fondi quotati costruiti su prodotti obbligazionari proposti da alcuni broker regolamentati. Questa soluzione permette di tagliare le commissioni, inoltre è possibile investire in obbligazioni in modo indipendente, minimizzando il rischio poiché si opera su un paniere di titoli e non su singoli asset aumentando la diversificazione.

In questo caso è possibile acquistare gli ETF direttamente, oppure investire attraverso il trading CFD per speculare sull’andamento delle quotazioni. In entrambi i casi bisogna scegliere in modo accurato le obbligazioni, usando l’analisi tecnica e fondamentale per individuare i titoli giusti. Di norma obbligazioni USA, UE e italiane sono più sicure ma offrono rendimenti inferiori, mentre obbligazioni corporate e titoli dei paesi emergenti sono più rischiosi ma propongono interessi più intriganti.

Allo stesso tempo, è necessario considerare la durata dell’investimento, tenendo conto che di solito per ottenere rendimenti più alti è necessario allungare l’orizzonte temporale. In alternativa è possibile acquistare obbligazioni a media e lunga scadenza, abbinandole con ETF obbligazionari e operazioni di breve termine con il trading CFD, per proteggere le posizioni più esposte con investimenti di copertura contro le fluttuazioni di breve periodo.

Investimenti obbligazioni: quali sono pro e contro?

Le obbligazioni rappresentano un asset finanziario essenziale nella costruzione di un portafoglio bilanciato, in quanto aiutano a stabilizzare il capitale fornendo maggiore sicurezza per gli investimenti con un rischio più elevato, come azioni e criptovalute. Ciò vale soprattutto per le obbligazioni a basso rischio, come i titoli pubblici di paesi solidi come gli Stati Uniti e la Germania, oppure le obbligazioni corporate di grandi aziende pubbliche con una posizione consolidata sul mercato.

Naturalmente anche le obbligazioni presentano dei rischi che vanno valutati con attenzione, considerando sia i rischi generici legati al mercato e ai fattori macroeconomici, sia quelli specifici condizionati dall’emittente. Ad esempio un’azienda potrebbe avere difficoltà a rimborsare il debito contratto, oppure un paese emergente potrebbe non riuscire a ripagare l’obbligazione entro i termini stabiliti.

Per questo motivo è indispensabile pianificare sempre una strategia diversificata e sostenibile, con un corretto approccio di money e risk management. Inoltre bisogna monitorare particolari condizioni macroeconomiche, tra cui l’inflazione, in quanto storicamente quando i prezzi aumentano incrementano anche i rendimenti delle obbligazioni, una situazione che rende più appetibili questi prodotti finanziari per gli investitori.

Gli ETF sono senza dubbio una valida alternativa, poiché spesso sono in grado di offrire più sicurezza e stabilità, con rendimenti più interessanti e una gestione semplificata. Ad ogni modo bisogna sempre analizzare in modo accurato il rapporto rischi/benefici, i costi dell’investimento e l’orizzonte temporale, utilizzando obbligazioni e ETF per gli investimenti di lungo termine per coprire le operazioni più rischiose e incentrate sul breve periodo.