Occupato il liceo classico di Latina, Medici: protesta insensata, l’accorpamento porterà benefici

“Ritengo che chi protesta contro l’accorpamento del liceo Dante Alighieri e dell’istituto tecnico Vittorio Veneto di Latina non conosca bene le ragioni di questa scelta che avrà sicuramente degli effetti migliorativi, perché tende a riportare al centro gli interessi degli studenti”. Carlo Medici, presidente della Provincia di Latina, non arretra di un solo passo rispetto alla proposta di piano di dimensionamento scolastico licenziato dall’ente di via Costa.

Carlo Medici

Medici, prima di essere presidente della Provincia e sindaco di Pontinia, è un docente e conosce bene il mondo della scuola e la protesta in atto proprio non la comprende: “Sani, Salvemini, Vittorio Veneto, Einaudi, Mattei, negli anni diversi istituti si sono accorpati. Sono i tempi che ce lo impongono e non possiamo farne una questione dei blasoni”.

Si è detto che si tratta della fusione di due istituti con percorsi formativi non omogenei. Questa la principale motivazione della protesta. “Ci troviamo di fronte ad un istituto, il Vittorio Veneto, con una reggenza. E sappiamo bene che le reggenze non portano ad una programmazione pluriennale. L’accorpamento è soltanto a carattere amministrativo e nulla ha a che vedere con i percorsi formativi. Il vantaggio di un accorpamento è insito nella maggiore possibilità di accesso ai finanziamenti il che vuol dire migliori progetti”.

“La proposta – continua Medici – è arrivata dal consiglio d’istituto del liceo e la deliberazione della Provincia è stata preceduta da un momento di confronto con tutte le categorie. Ripeto, ritengo, che chi protesta non sia bene informato sugli effetti migliorativi dell’accorpamento”.

Ma intanto il liceo questa mattina è stato occupato, ed è iniziata l’autogestione. Ieri sera era stata occupata soltanto la palestra. Oggi gli studenti hanno pulito le aule, sono intenzionati a tinteggiare le pareti, insomma vogliono portare avanti un’occupazione propositiva. Dall’altra parte della strada, gli studenti del Vittorio Veneto chiedono almeno un altro anno di tempo, 12 mesi per aumentare il numero degli iscritti già in ripresa.

Dall’interno del Dante Alighieri la studentessa Emilia fa sapere che come primo giorno di occupazione si è tenuta una discussione su quello che sta accadendo a scuola, partendo da una riflessione di Pasolini.