Ok alla messa in sicurezza della Pontina, ma per la Regione Lazio l’autostrada Roma-Latina resta una necessità

La commissione Lavori pubblici della Regione Lazio

“La posizione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul progetto dell’autostrada Roma-Latina è condivisibile, da parte della Regione Lazio c’è la piena disponibilità a un dialogo costruttivo sul futuro dell’infrastruttura, con l’auspicio che il finanziamento venga mantenuto e l’opera venga portata a termine, come nostro intendimento. Discorso equivalente per quanto concerne le opere per la messa in sicurezza della Pontina. È infatti in corso il perfezionamento degli atti per il trasferimento della strada, dal primo gennaio 2019, nella sfera di competenza di Anas. Nelle more di questo passaggio resta prioritaria l’intenzione della Regione Lazio di intervenire sulle situazioni di adeguamento necessarie all’infrastruttura. Ci auguriamo che il ministero, quanto prima, dia riscontro al fabbisogno di fondi per la viabilità che la Regione Lazio ha provveduto a quantificare, già dalla fine del mese di agosto, in risposta a una richiesta del ministero stesso”.

Lo dichiara in una nota Mauro Alessandri, assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio dopo la nota di questa mattina del Ministero delle Infrastrutture.

L’intervento del Ministero, teso soprattutto a risolvere l’urgenza della messa in sicurezza della Pontina, la commissione regionale Lavori pubblici e la riunione al Cipe hanno fatto registrare diverse reazioni da parte dei consiglieri regionali pontini.

Giuseppe Simeone di Forza Italia

“Non possiamo che apprendere con la massima soddisfazione – ha commentato subito il pontino Giuseppe Simeone, consigliere della Regione Lazio – della decisione del Ministero per le infrastrutture di investire risorse per la messa in sicurezza della Pontina e per garantire ‘in tempi brevi all’importante arteria standard di qualità degni di un Paese europeo’. Si tratta di interventi non rinviabili, che sollecitiamo da tempo, e che vanno fatti con estrema rapidità soprattutto a fronte della stagione delle piogge ormai pronta ad entrare nel vivo e che ogni anno non fa che peggiorare il degrado già consistente in cui versa l’unica strada che collega Latina a Roma. E’ impensabile continuare a percorrere la Pontina tra gimkane causate dalle buche che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini e che sono tra le cause primarie dei quotidiani incidenti che si verificano su questa strada aumentando i disagi. Così come è inaccettabile che, a causa dello stato disastroso in cui versa il manto stradale, pendolari ed aziende siano costrette a percorrere la Pontina con limiti di velocità fissati a 60 chilometri orari. Ai lavori di messa in sicurezza della Pontina dobbiamo comunque parallelamente affiancare, con decisione e determinazione, la definizione degli strumenti migliori per arrivare rapidamente alla realizzazione della Roma – Latina. Un progetto su cui non dobbiamo e non possiamo arretrare di un solo passo perché rappresenta l’unica risposta concreta alle esigenze di infrastrutturazione del Lazio e di collegamento tra la provincia di Latina e la regione con il resto dell’Italia e dell’Europa assicurando alle aziende l’accesso ai mercati e a quella competitività da cui per decenni sono escluse”.

Enrico Forte del Partito democratico

“Oggi la Regione Lazio ha ribadito ulteriormente come l’autostrada Roma-Latina rimanga un’opera strategica, e che sarà avviato un confronto serrato con il Ministero delle Infrastrutture per perseguire l’interesse pubblico nella maniera migliore così da sfruttare le autorizzazione che rimarranno ancora valide per un biennio”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del Pd Enrico Forte che ha chiesto la convocazione della VI commissione regionale Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità e trasporti celebrata nella giornata di oggi, e alla quale hanno partecipato l’Assessore regionale Alessandri, il presidente di Autostrade Lazio Luigi Barone e l’amministratore delegato di Anas Gianni Armani.

“La seduta di commissione rappresenta, di fatto, la ripresa di un percorso che si era interrotto dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato. Anas e Autostrade del Lazio hanno consentito di fare chiarezza su questo punto: occorre precisare – ha dichiarato Forte – che il pronunciamento del Cds di fatto annulla la lettera di invito e non l’iter della gara in toto. Fermo restando un dovuto approfondimento giuridico sul punto, come peraltro esplicitato nell’intervento del presidente Barone, e che non possiamo accumulare ulteriori ritardi, ritengo che la disponibilità della Regione Lazio sia da assumere come punto fermo per non perdere l’opera. I numeri illustrati durante la seduta  – prosegue Forte -rappresentano già una risposta alla necessità di realizzare l’autostrada, mentre altre proposte di natura ideologica non rispondono alle reali esigenze di pendolari e imprese che costantemente sfruttano l’asse viario esistente. Gli 87mila veicoli al giorno, e di questi circa 37mila mezzi pesanti, disegnano il quadro di una vera e propria emergenza di fronte alla quale una pur necessaria messa in sicurezza non sarebbe risolutiva. Il chiaro indirizzo politico espresso già dal presidente Zingaretti e ribadito dall’assessore Alessandri va assunto insieme a quanto suggerito in commissione: compiere i passi giusti per non pregiudicare la realizzazione dell’opera. Tempi e modi andranno valutati con precisione, visto che di opera strategica si parla dal 2001 e che il bando è stato emanato nel 2014». Ricordiamo che l’opera si avvale di uno stanziamento del Cipe pari a 468 milioni di euro e che mancano all’appello le risorse per la “Bretella Cisterna-Valmontone, l’altro elemento irrinunciabile per rendere efficace l’infrastruttura connettendo la provincia di Latina all’A1”.

Il gruppo della Lega

“Ha ottenuto esito positivo la riunione al Cipe tenutasi  oggi grazie alla richiesta degli  eletti Pontini in LEGA il 4 Marzo, hanno portato in evidenza la possibilità di evitare di perdere il finanziamento per  la realizzazione della Roma-Latina e della Cisterna-Valmontone dopo la pronuncia del Consiglio di Stato che ha di fatto fermato l’opera annullando l’aggiudicazione al Consorzio Sis dell’appalto per la Roma-Latina e per la bretella Cisterna-Valmontone su ricorso presentato da Salini Impregilo. L’intervento che prevede la realizzazione in regime di concessione di un sistema autostradale di circa 100 km di cui ci sarà un asse Roma Latina e la costruzione dell’asse Valmontone Cisterna quest’opera cambierebbe totalmente il volto economico della provincia Pontina già in crisi nel comparto edile e non solo,  un’opera che nella fase finale della costruzione prevede circa 13 mila lavoratori diretti, mentre in fase d’opera circa 40 mila”.