Il processo per l’omicidio di Desirée Mariottini riparte, il prossimo 17 aprile si torna in aula davanti alla Corte di Assise di appello di Roma dopo che la Corte di Cassazione, il 20 ottobre scorso, ha accolto i ricorsi presentati dai quattro imputati annullando la precedente sentenza emessa a novembre del 2022.
Sentenza che aveva stabilito la necessità di una nuovo processo per Mamadou Gara, condannato sia in primo grado che in appello all’ergastolo con l’accusa di omicidio. Nuove condanne dunque saranno decise anche per Brian Minthe e Alinno Chima, condannati entrambi a 27 e 24 anni di reclusione. Annullata, inoltre, la sentenza di condanna per violenza sessuale a carico di Yousef Salia, che era stato condannato all’ergastolo nei giudizi di merito, confermando la sua responsabilità per gli altri capi di imputazione.
Ora si tornerà, di fronte alla Corte di Assise di appello Roma, in un processo che ha lasciato a bocca aperta legali e familiari della 16enne di Cisterna, uccisa in un palazzo abbandonato nel quartiere San Lorenzo a Roma il 19 ottobre del 2018.