Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota di Marco Bertolissio, consigliere comunale di maggioranza a Sabaudia, in risposta all’attacco del segretario locale del Pd Pietro Piroli. Il contenuto si riferisce al Consiglio comunale del 15 marzo 2016 durante il quale è stato discusso l’ordine del giorno richiesto dalle opposizioni sul servizio dei parcheggi a pagamento.
“Il rappresentante locale del PD, che in Consiglio Comunale non esprime alcun consigliere eletto nelle proprie liste, non perde occasione per fornire una informazione forviata all’opinione pubblica, salvo dover ritenere che non comprenda quali sono le decisioni del Consiglio, come quella che ci occupa.
Il Consiglio Comunale di ieri ha infatti votato, all’unanimità dei presenti, un “invito al Sindaco ed alla Giunta” di rivedere gli atti della gara in virtù delle esigenze occupazionali, qualora il Tar decidesse per l’annullamento, che è cosa ben diversa dalla proposta iniziale di direttiva – interamente cassata – che chiedeva, al primo punto, il “ritiro degli atti di gara” che era l’equivalente di un annullamento o revoca della gara in corso.
Non vi è stata alcuna nota stonata ma, diversamente dall’originaria proposta, i Consiglieri proponenti hanno convenuto sull’opportunità di non intervenire su un procedimento di gara, sostanzialmente concluso e in attesa della sentenza del Giudice Amministrativo, come era stato chiaramente evidenziato nella pregiudiziale proposta dallo scrivente.
E’ evidente che in questa decisione, in relazione allo stato del procedimento, non vi era nulla di politico ed è del tutto fuori luogo, prima ancora che manifestamente ingiustificata, la gioia apparente del PD che sempre alla ricerca di occasioni per cavalcare l’onda del disaccordo a tutti i costi non perde occasione per osservare un religioso silenzio nel vuoto – di rappresentatività – che lo circonda.
Non vi è dubbio che ieri, pur dopo l’incompresa pregiudiziale posta, è prevalso il buon senso da parte di tutti i Consiglieri che, indipendentemente dalla loro appartenenza nei gruppi in seno al Consiglio, hanno in definitiva convenuto sulla opportunità di rispettare i ruoli degli organi dell’Ente e definire le nuove scelte solo all’esito del giudizio in itinere sulla base di appropriate valutazioni e successivi approfondimenti, come era nell’intento di tutti.
Questo è certamente un risultato che premia l’onesta morale di tutti i Consiglieri che, chiamati inizialmente a deliberare su una proposta inammissibile, hanno correttamente riconosciuto l’opportunità di astenersi dal votare una direttiva come era appunto nella proposta pregiudiziale”.