Picchia l’amante e le rompe i denti, 35enne al gip: “Voleva lasciassi la mia compagna”

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Si erano dati appuntamento in un bed and breakfast per vedersi di nascosto, ma lui era stato accusato di aver picchiato l’amante al culmine di una lite. Per questo il 35enne era stato arrestato e oggi, 11 novembre si è tenuto l’interrogatorio di convalida dell’uomo.

Difeso dall’avvocato Maurizio Forte, M.C., queste le iniziali dell’indagato, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice Mario La Rosa. Ha però rilasciato spontanee dichiarazioni: “Abbiamo litigato perché lei voleva che lasciassi la mia compagna con cui sto da 16 anni – ha detto– Le ho dato una spinta – ha ammesso – e lei però è caduta”. L’episodio risale all’8 novembre scorso ed è avvenuto a Monte San Biagio.

Così si è difeso davanti al gip del tribunale di Latina. Il suo difensore ha chiesto per lui una misura meno afflittiva – per ora è agli arresti domiciliari. Il pubblico ministero invece ritiene che questa sia la misura cautelare adeguata. Il giudice Mario La Rosa gli ha concesso gli obblighi di firma.

Quanto raccontano i testimoni e la stessa vittima però è ben diverso: la lite sarebbe scoppiata perché la 28enne avrebbe frequentato un poliziotto. Per questo il 35enne, già noto alle forze dell’ordine, l’avrebbe colpita con calci e pugni, le aveva sbattuto la testa contro il muro e le aveva messo le mani al collo stringendolo. Avendo perso un dente la donna ha iniziato a sanguinare e il suo aguzzino le avrebbe anche imposto di pulire.

Approfittando quindi di andare a prendere qualcosa per eliminare le macchie, la ragazza sarebbe riuscita a fuggire, sarebbe caduta in un canale perché erano in aperta campagna e avrebbe bussato alla porta di un’abitazione. La donna che le ha aperto l’ha vista con il volto tumefatto, sporca di sangue e si è accorta che le mancavano alcuni denti. In quel momento sono stati chiamati i soccorsi e l’incubo per la giovane, che era terrorizzata, e temeva anche per la vita di chi la stava aiutando, è finito.

Mentre scappava sarebbe stata anche minacciata: “Ti ammazzo – le avrebbe urlato contro – vado a prendere tuo nipote a scuola e gli taglio le dita e te le spedisco nella casella postale. Poi ti taglio a pezzi e ti butto nel canale“.