Piccole imprese edili e indotto in difficoltà tra SOA e cessione del credito

Piccole imprese edili e indotto in difficoltà 

tra SOA e cessione del credito.

di Ivan Simeone

direttore CLAAI Assimprese Lazio Sud

direzione@claai-assimprese.it

Sempre penalizzate le piccole imprese del settore edile e, conseguentemente di tutto l’indotto. La CLAAI Assimprese Lazio Sud, Confederazione delle imprese artigiane e PMI, evidenzia come, ancora una volta, si vanno ad imbrigliare le realtà imprenditoriali più piccole. Con la nuova disposizione governativa, nell’ultimo DL si prevede l’obbligo dell’attestazione SOA dal 1 luglio 2023 per quelle imprese che svolgono interventi edili con agevolazione del superbonus 110 e ai fini di opzioni di cessione del credito dei vari bonus edilizi. 

Ivan Simeone

Nello specifico, l’articolo 10 bis introdotto dal Senato (e speriamo sempre in una qualche modifica) prevede che nel caso di realizzazione di lavori che abbiano un importo superiore a 516.000 euro e per i quali viene richiesta la possibilità di accedere al meccanismo degli incentivi del 110%, le imprese esecutrici debbono essere in possesso della particolare qualifica. Questo vale sia per le ditte appaltatrici che subappaltatrici. 

Ci sono alcune eccezioni per i lavori incorso di esecuzione alla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl 21/2022, o per contratti di appalto o di subappalto aventi data certa, in base all’articolo 2704 del Codice civile, anteriore alla data di entrata in vigore della legge di conversione.

Tutto questo lascia molto perplessi. Vengono sempre beneficiate le grandi realtà imprenditoriali che poi devono avvalersi delle piccole imprese subappaltatrici….

Sembra quasi che si voglia a tutti i costi “farsi male da soli”. Proprio il settore edile, grazie al superbonus 110 ed alle agevolazioni date, è oggi l’elemento trainante della nostra economia post-pandemia, con aumento di imprese e occupazionale, con un beneficio anche per l’importante indotto. Ed ora? 

Si vuole nuovamente imbrigliare tra problemi di cessione del credito e burocrazia targata SOA. Lo sviluppo di una comunità è oggi determinato –che piaccia o no- dallo sviluppo del settore edile. Le piccole attività sono quelle maggiormente dinamiche e sono l’ossatura delle nostre economie locali. Lo si dice sempre ma poi si fa proprio il contrario penalizzandole costantemente. Basta leggere i dati delle statistiche, analisi e ricerche di settore.

Abbiamo necessità di una politica economica che svincoli dalla eccessiva burocrazia che sta soffocando la produttività e la ripresa. Abbiamo bisogno di una politica maggiormente attenta alle realtà imprenditoriali e produttive locali.  I nostri parlamentari, eletti dai territori, devono far sentire la voce nelle sedi appropriate per sostenere le economia territoriali. La politica deve tornare a rappresentare gli interessi reali della gente, delle forze produttive, delle comunità locali.