Porte girevoli per l’urbanistica di Latina, in Comune un nuovo cambio di dirigenza

Francesco Castaldo e Umberto Cappiello

Con due decreti sindacali, uno propedeutico all’altro, datati 2 maggio 2018, il numero 27 e 28, il primo cittadino di Latina Damiano Coletta ha di nuovo cambiato la dirigenza del servizio Politiche di gestione e assetto del territorio affidandola all’architetto Paolo Ferraro. Si tratta di uno degli ultimi “acquisti” dell’amministrazione, assunto in comando dal Comune di Aprilia il 28 dicembre 2017 per guidare il servizio Decoro, Qualità urbana, Bellezza e Beni comuni che mantiene ad interim per la durata di assegnazione del comando. A farne le spese l’architetto Umberto Cappiello, già funzionario del Comune operante nello stesso ambito dell’urbanistica, “promosso” l’11 agosto 2017 dirigente del Servizio Politiche di gestione e assetto del territorio in virtù di un bando, con contratto di assunzione triennale, comunque legato al mandato elettorale del sindaco (ex 110 del Tuel). All’architetto Cappiello il sindaco ha ora assegnato la dirigenza del Servizio Cultura, Educazione e Politiche giovanili, già assunta ad interim lo scorso 9 aprile, revocando all’istante il precedente incarico della durata di tre anni. In entrambi i casi, Coletta si riserva di disporre in conseguenza di eventuali mutamenti organizzativi o di altri presupposti previsti nelle norme regolamentari dell’Ordinamento degli uffici e dei servizi. Un’alchimia “organizzativa”, conforme alla nuova macrostruttura dell’ente, alimentata dalla discrezionalità attribuita al sindaco per questo tipo di incarichi.

A distanza di meno di un anno dalla dirigenza assegnata a Cappiello, subentrato allo scomodo Giovanni Della Penna, l’ambito amministrativo tra i più complessi e delicati del Comune di Latina, già traumatizzato dalle inchieste sull’urbanistica malata del capoluogo e dal più recente cambio assessorile da Gianfranco Buttarelli (dimessosi a seguito del suo coinvolgimento nell’operazione Touch Down) a Francesco Castaldo,

passa nuovamente di mano. Tutte da capire le reali motivazioni del cambio dirigenziale, ma tant’è. La politica urbanistica del Comune di Latina, incapace da uscire dallo stato di choc, è stata recentemente messa sotto accusa dagli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti, subendo anche pesanti critiche da parte delle organizzazioni sindacali. L’attuale assessore al ramo non fa eccezione nella giunta di Coletta a scaricare, all’occorrenza, responsabilità sugli uffici. Appena pochi giorni fa, in risposta ad un’interrogazione sulle mancate assegnazioni degli alloggi di Porta Nord ha detto che molto era dipeso dal susseguirsi dei responsabili dei procedimenti, poco generosi nel passare informazioni complete ai subentranti. Ma intanto la porta girevole con si ferma.