Il 15 febbraio scorso si è tenuta l’assemblea pubblica indetta dal neonato comitato per la salvaguardia dei Punti di primo intervento, che si è tenuta a Gaeta.
“Noi dell’assemblea di Potere al popolo Latina e provincia – si legge nella nota del movimento – è già da più di un anno che ci occupiamo di questo problema. Abbiamo cominciato con l’adesione alla manifestazione a Latina del novembre 2018 indetta dal comitato civico di Cori, quello che ha dato vita alla lotta per la difesa dei Ppi e per la quale è tutt’oggi attivo e inarrendevole. Abbiamo fatto parecchie iniziative a difesa della Sanità pubblica sulla questione: a giugno scorso a Cori, a luglio a Formia e a settembre a Sabaudia. Questo lasciando sempre uno spazio autonomo e auto gestito ai comitati in lotta contro la chiusura dei Ppi durante le nostre manifestazioni”.
Gli esponenti di Potere al popolo lamentano la mancanza di un invito alla assemblea, alla quale hanno comunque deciso di partecipare. “In provincia finora siamo stati uno dei pochi movimenti che, nel Sud pontino in particolare, si sia interessato alla chiusura dei punti di primo intervento, a Formia crediamo di essere gli unici”. La nostra presenza “è stata certo notata senza che però ci venisse rivolto l’invito a produrre un intervento”.
“Siamo contenti – dicono comunque – che sia nata un’altra realtà e che il problema della chiusura dei punti di prima emergenza sia sempre più sentito nei movimenti, nei comitati e tra i cittadini. Così come lo siamo perché i nostri eventi hanno contribuito a scuotere le coscienze di diverse realtà politiche territoriali e regionali su una problematica così seria e importante per la salute dei cittadini”.