Tagliata l’erba in due riprese, i lavori veri e propri dell’area archeologica di Privernum non sono ancora iniziati. Ciò nonostante i proclami che vedevano il cantiere in procinto di riprendere ad inizio mese dopo sei anni di abbandono. Ancora una volta, il problema principale pare essere la constatazione che il sito è sott’acqua a causa delle piogge. MA il contrattempo non rappresenta una novità visto che proprio nell’acqua e nel fango si impantanò anche il cantiere che stoppandosi nel 2009 ha dato origine ad un groviglio burocratico tra ditte, solo recentemente sbrogliato. Intanto, il Comitato “Salviamo l’Area Archeologica” si è dichiarato disposto a tenere sotto controllo costantemente il sito per evitare nuovi abbandoni inspiegati e inspiegabili. In una nota dichiarano infatti: “Lo avevamo già anticipato nelle scorse settimane, stavolta non aspetteremo di ritrovarci improvvisamente difronte a brusche interruzioni o peggio ancora a sospensioni senza fine. Stavolta controlleremo in tempo reale, come una telecronaca. E’ uno scampolo di finanziamento rispetto ai miliardi di vecchie lire spesi fino ad ora, ma sono soldi pubblici, e il pubblico ha il diritto di verificare come si spendono. Dunque, i lavori sono iniziati e l’area picnic è stata ripulita. M questo è il lavoro meno significativo. Ora attendiamo gli interventi sull’Area Archeologica, sulla Domus e tutto il resto compresi i preziosi mosaici. L’inizio a singhiozzo non promette bene, ma aspettiamo fiduciosi”. Servirà?