“Propaggine”, i tentacoli della ‘ndrangheta in provincia di Latina

La ‘ndrangheta mantiene i tentacoli in provincia di Latina, come confermano i due ordini di arresto eseguiti ieri, i cui destinatari sono Francesco Condina, originario di Palmi e residente nel comune di Aprilia, e di Cosimo Rositano, calabrese trapiantato nel capoluogo pontino, che viveva a Borgo Grappa.  Sono le propaggini della ‘ndrina radicata a Roma, che investiva denaro sporco in attività di ristorazione e supermercati. Nel corso dell’operazione denominata non a caso “Propaggine”, sono state arrestate 43 persone, 38 delle quali finite in carcere e 5 ai domiciliari.

Per tutti gli indagati le accuse, a vario titolo, sono di associazione mafiose, detenzione e spaccio di stupefacenti, estorsione aggravata, detenzione illegale di armi da fuoco, fittizia intestazione di beni, truffa ai danni dello Stato, riciclaggio, concorso esterno in associazione mafiosa. Al vertice Antonio Carzo e Vincenzo Alvaro

Francesco Condina  è accusato di di associazione di stampo mafiosa, Cosimo Rositano viene accusato possesso illecito e alla vendita di armi al gruppo. Il fenomeno del radicamento da decessi nel territorio, da parte di organizzazioni criminali, viene costantemente monitorato dalla DDA di Roma e dalla DIA. La guerra è dura e promette di non finire qua.