Ptpr Lazio, il Pd cala nove emendamenti e incassa l’ok del centrodestra

Enrico Forte, Gaia Pernarella e Angelo Tripodi

Sul nuovo Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr), il Pd incassa il consenso del centrodestra grazie a nove emendamenti, a firma dei consiglieri Enrico Panunzi, Emiliano Minnucci ed Enrico Forte.

La proposta di deliberazione consiliare numero 26 del 4 gennaio 2019, emendata, è stata così approvata, questa mattina, dalla X Commissione del Consiglio regionale del Lazio. Contrario il voto del M5S. Ora il testo sarà discusso direttamente in Consiglio.

“Tutti gli emendamenti sono tesi a portare avanti il piano adottato nel 2007 – ha spiegato Panuzi – poiché il (cosiddetto) copianificato del 2016 manca di uno dei cardini delle norme generali e di pianificazione, ovvero la pubblicità. Pertanto sarebbe un testo soggetto a continui e reiterati ricorsi che non ci porterebbe a dare certezza, in una situazione che si sta trascinando da ormai 12 anni”.

Compatti sul voto favorevole i capigruppo di centrodestra Fabrizio Ghera (FdI) e Antonello Aurigemma (FI) che hanno ringraziato Panunzi.

“No a testi di sola natura tecnica”, ha detto Aurigemma rivendicando la scelta politica di scegliere il piano adottato nel 2007 e tuttora vigente invece di quello frutto di un’intesa con il Mibac nel 2016.

“Quello che per noi è molto importante è che non ci siano vincoli non giustificati allo sviluppo delle attività economiche e soprattutto certezza del diritto. Mettere in discussione strumenti urbanistici già approvati allontana gli investimenti, sarebbe un disastro per la nostra economia”, ha detto Stefano Parisi (Lazio 2018) chiarendo la visione del centrodestra.

Soddisfatto anche il capogruppo della Lega Orlando Angelo Tripodi che pur non essendo componente della commissione Urbanistica ha partecipato alla seduta. Nei giorni scorsi aveva preannunciato una dura battaglia temendo un’operazione di maquillage da parte del Pd. “Invece – ha spiegato a margine della commissione – la separazione del piano dall’intesa con il Mibact accorcia i tempi. La sovrapposizione cartografica dello stato attuale con quella del 2007 consentirà di rivedere e limitare i vincoli di ostacolo alle attività agricole e del litorale”.

L’opposizione di centrodestra tuttavia non rinuncerà al dibattito in sede di Consiglio, presenterà in aula i propri emendamenti. Ma oggi ha apprezzato il metodo di lavoro offerto dal Partito democratico.

“Noi abbiamo già pronti 80 emendamenti a carattere generale, frutto di incontri con le associazioni di categoria – ha detto Tripodi -. Con le altre forze di centrodestra abbiamo intenzione di fare una scrematura in modo tale che non vi siano duplicazioni. La questione relativa al Mibact sarà affrontata separatamente con un collegato”.

Furiosa invece la consigliera Gaia Pernarella del Movimento cinque stelle: “Nella giornata di oggi con una votazione bulgara, gli emendamenti a prima firma Pd hanno reso vani anni di copianificazione e di lavoro tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali e gli uffici della Regione Lazio”. Pernarella ha citato una serie di articoli infranti per poi affermare che il motto “di questa Regione pare continuare a essere lo sviluppo economico a sfregio del paesaggio in antitesi ai principi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”. “Con questa decisione – ha denunciato la cinque stelle pontina – c’è il rischio di un vero e proprio tzunami ambientale: le attività economiche che si andranno a pianificare, invece di valorizzare e tutelare il territorio, andranno in contrasto con le caratteristiche dei paesaggi”.

Presente in commissione l’assessore all’Urbanistica Massimiliano Valeriani e la direttrice regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica Manuela Manetti.

La seduta di oggi, presieduta dal cinque stelle Marco Cacciatore, è stata particolarmente affollata sia in termini di pubblico che di consiglieri, oltre ai dem firmatari dei nove emendamenti che hanno messo quasi tutti d’accordo c’erano Paolo Ciani del Centro Solidale – Demos, Valerio Novelli del Movimento 5 stelle, Giancarlo Righini di Fratelli d’Italia, Orlando Tripodi Angelo della Lega, Gino De Paolis (Lista civica Zingaretti), Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia) e numerosi rappresentanti delle varie sigle incontrate dalla commissione nel corso del lungo ciclo di audizioni effettuato prima di arrivare all’esame odierno.

“La parte più difficile ora sta al Consiglio – ha affermato Valeriani spiegando che il Ptpr non è un piano regolatore -. L’unico scenario che mi preoccupa è di andare avanti in un regime di proroga continua”.