Punti di primo intervento, il pressing di Legambiente del Sud Pontino

Anche Legambiente del Sud Pontino scende in campo per il mantenimento dei Punti di primo intervento h24 ed in particolare di quelli di Minturno e Gaeta.
L’associazione ambientalista, in vista dell’incontro del 5 settembre presso la Regione Lazio, si pone al fianco dei cittadini, dei comitati e dei rappresentanti del territorio del Basso Lazio, attivando i propri rappresentanti regionali perché seguano la vertenza ai massimi livelli.
” Legambiente  – dichiara Dino Zonfrillo, presidente del Circolo Comprensoriale Sud Pontino – è a sostegno di quanti si oppongono a questo provvedimento come già ha fatto qualche anno fa, quando il nostro territorio stava per subire gravi limitazioni alla mobilità ferroviaria a seguito di un piano che prevedeva l’abolizione di numerose fermate presso la stazione di Minturno-Scauri, poi ritirato sotto la spinta della nostra azione e della energica mobilitazione delle associazioni dei pendolari e dei consumatori. Se venisse attuato questo ultimo  provvedimento, i cittadini vedrebbero peggiorata la loro assistenza sanitaria”.
E il presidente di Legambiente rilancia anche sulle altre questioni della sanità del Sud Pontino.
“È necessario riavviare l’iter per il nuovo Policlinico del Golfo – dice Zonfrillo – in grado di dare una svolta decisiva  alla qualità della sanità nel basso Lazio con il coinvolgimento della Università, come accaduto per Terracina e Latina, e nel contempo dare concreta attuazione al progetto regionale della Casa della Salute presso la struttura dell’ex ospedale di Minturno ma, ora – conclude l’esponente di Legambiente – è indispensabile mantenere aperti i punti di primo intervento come anche è necessario provvedere subito a potenziare l’emodinamica presso  l’ospedale di Formia,  altro punto dolente della sanità del basso Lazio”