Siglato ieri sera al Mise l’accordo sindacale per i lavoratori dell’Unicoop Tirreno nel Lazio.
“L’accordo – fa sapere il direttore generale Piero Canova – consente una positiva gestione degli esuberi conseguente alla chiusura di quattro punti vendita e alla ristrutturazione di altri tre punti vendita attraverso gli strumenti dell’esodo incentivato e del trasferimento in altre sedi della Cooperativa nel Lazio Sud e nel Comune di Roma. I dipendenti interessati potranno aderire all’esodo incentivato o richiedere il trasferimento a partire dal prossimo 24 aprile. L’accordo è valido fino al 31 gennaio 2020”.
La cooperativa ha espresso grande soddisfazione per l’esito positivo di una vicenda che ha visto impegnati per molti mesi azienda, sindacati e Ministero dello Sviluppo economico.
“Questo accordo – ha dichiarato Canova – rappresenta un prezioso e importante risultato che consente di proseguire con la necessaria determinazione e con il consenso delle parti sociali e istituzionali l’azione di miglioramento e rilancio aziendale che ha come obiettivo la forte riduzione delle perdite nella rete vendita del Lazio Sud e il conseguimento dell’utile di bilancio nel 2019 per quanto riguarda Unicoop Tirreno. Alla luce dei dati preliminari sul 2018, che confermano il miglioramento degli indicatori economici della Cooperativa, siamo fiduciosi che questo importante obiettivo possa essere raggiunto.”
Sull’argomento è intervenuto anche Claudio Di Bernardino, assessore al Lavoro della Regione Lazio.
“Il tavolo era stato aperto a settembre scorso – ha detto il delegato di Zingaretti – dopo che la proprietà aveva dichiarato di voler cedere otto punti vendita. Con la sottoscrizione dell’accordo di ieri, Unicoop ha raccolto l’invito che come Regione Lazio avevamo più volte rivolto: tornare al confronto con le organizzazioni sindacali e trovare nella contrattazione le soluzioni. L’accordo prevede che nell’ambito della riorganizzazione aziendale i posti di lavoro siano salvaguardati, pur nella riduzione dei punti vendita. Rivolgo un ringraziamento alle Parti sociali che, con senso di responsabilità, hanno dato prova di come con il dialogo costante e la concertazione possa essere trovata un’intesa positiva. Da parte nostra continueremo a seguire la vicenda rendendoci parte attiva nel monitoraggio dell’accordo affinché siano mantenuti gli impegni a salvaguardia degli interessi dei dipendenti e delle ricadute economiche del territorio”.