Rapine a Latina, arrestati i complici di Giovanni Bernardi: 2 uomini in manette

Identificati e arrestati i complici di Giovanni Bernardi, nelle rapine messe a segno il 17 febbraio scorso, la prima in un alimentari a Borgo Sabotino e l’altra in una tabaccheria di via Cisterna.

Gli agenti della questura di Latina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Latina, per 2 cittadini siciliani di 38 e 34 anni.

Nel corso della prima rapina i delinquenti erano vestiti con abbigliamento simile a quello delle “guardie particolari giurate”, con viso travisato ed armati di una pistola ed hanno portato via circa 1000 euro. Il secondo colpo è stato consumato con lo stesso modus operandi ma in quest’ultimo evento i malviventi, sempre travisati ed armati di pistola, sono riusciti a portare via dalla cassa la somma di 200 euro e numerose stecche di sigarette. Durante la rapina il titolare era stato spintonato a terra e colpito alla testa prima con il calcio della pistola e dopo con calci e pugni.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Latina, hanno permesso di individuare una batteria di rapinatori locali e siciliani, con questi ultimi che in trasferta giungevano a Latina per mettere a segno nuovi colpi, per poi fare perdere le proprie tracce.

I due arrestati avevano anche ideato un’ennesima rapina, in una gioielleria del capoluogo pontino, tanto che uno di loro dallo scorso giovedì era a Latina, in un hotel aspettando il momento giusto.

Al momento del fermo l’uomo, insospettito dalla presenza di estranei presso la struttura ricettiva dove era ospite, ha cercato di scappare, saltando dal balconcino al primo piano, ma è stato immediatamente bloccato e, dopo le formalità di rito, associato presso la casa circondariale di Latina.

Il 4 marzo scorso, invece, gli agenti della sezione antirapina della Squadra Mobile avevano rintracciato il 38enne, latitante dallo scorso 12 agosto 2019, e per tali motivi lo hanno sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte D’Appello di Palermo, in quanto gravemente indiziato di una rapina aggravata e violenza sessuale, commessi a Palermo.

In quella vicenda una donna in vacanza in Sicilia aveva raccontato di essere stata avvicinata da due persone, tra cui il 38enne, che molestandola sessualmente, le avrebbe sottratto la borsa e i cellulari. L’uomo era stato messo ai domiciliari presso una struttura di Trapani, dai quali però era fuggito. Ora si trova nel carcere di Latina.