Rapine alle sale slot di Latina, prese due bande con una sola operazione di Polizia e Carabinieri. I video

Due bande di rapinatori, con interessi convergenti, sono state sgominate da un’operazione congiunta di Polizia di Stato e Carabinieri che ha portato, questa mattina a Latina, all’arresto di sette persone. Si tratta di volti già noti alle forze dell’ordine: Marco e Manuel Ranieri, Katiuscia Oliviero, Cristian Caloroso, finiti nel mirino della Squadra Mobile di Latina a seguito delle indagini sviluppate dopo una rapina ai danni della sala slot di via del Lido, commessa il 23 luglio 2017, Simona Ruisi, Massimiliano Santachiara e Christian Santucci incappati negli accertamenti della Compagnia dei carabinieri di Latina avviati a far data dal 12 ottobre 2017 a seguito di un colpo messo a segno presso la sala slot di via don Torello. Gli arrestati sono anche accusati estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, come risulta dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Laura Matilde Campoli.

Nel corso delle indagini, avviate separatamente dalla Polizia e dall’Arma dei carabinieri e coordinate dal sostituto procuratore Valerio De Luca, da un certo momento in poi sono state accorpate per la convergenza degli interessi dei due gruppi che tra di loro, all’occorrenza, entravano in contatto.

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati durante una conferenza stampa che si è tenuta nella tarda mattina di oggi presso l’aula “Borsellino” nella sede della Procura di Latina, alla presenza del procuratore aggiunto Carlo Lasperanza, del vice questore aggiunto Carmine Mosca, dirigente della Squadra Mobile, con il suo vice Elio Beneduce, del maggiore Carlo Maria Segreto, comandante della Compagnia dei carabinieri, con il tenente colonnello Pietro Dimiccoli del comando provinciale dell’Arma e il sottotenente Antonio Calabresi del Nucleo operativo.

A tradire il primo gruppo l’uso di uno scooter, ripreso dalle telecamere, in occasione della rapina alla sala slot di via del Lido. Il mezzo – come ha spiegato Mosca – era nella disponibilità di uno degli arrestati. Le intercettazioni effettuate in seguito hanno consentito agli inquirenti di mettere in rete i diversi indagati. Ed è sempre il “mezzo” utilizzato per il colpo in via don Torello a tradire l’altro gruppo: una Renault Clio con targhe sovrapposte. L’auto e una delle targhe sono risultate intestate agli indagati, poi intercettati. Ed è grazie alle intercettazioni che si completa il quadro rispetto agli altri reati contestati ai due gruppi.

Sei le rapine commesse, secondo gli inquirenti, da commandi a composizione variabile, ai quali prendevano parte, di volta in volta, due o tre degli indagati, tra i quali si trovava spesso una delle due donne indagate, la quale assicurava la sorveglianza rispetto all’eventuale presenza delle forze dell’ordine e agevolava la fuga dei complici con l’utilizzo di un’autovettura pulita. Gli obiettivi delle rapine, tutte commesse nel periodo da luglio a novembre 2017, erano sale Slot, ristoranti e tabaccherie.