Rifiuti a Latina, Lbc ridà fiducia all’azienda speciale: approvati i costi previsti del servizio e le tariffe Tari

Il Consiglio comunale di Latina ha approvato oggi a maggioranza il Piano economico finanziario del servizio di igiene urbana e le tariffe Tari. Due atti fondamentali della politica finanziaria dell’amministrazione comunale che oggi ha perso la sua granitica compattezza iniziale con il voto contrario dei tre ex esponenti di Latina Bene comune, confluiti nel gruppo misto, “spinti” all’angolo degli scranni della maggioranza.

Il Piano economico finanziario è stato illustrato dall’assessore all’Ambiente Roberto Lessio, mentre la tariffazione Tari è stata relazionata dall’assessore al Bilancio Gianmarco Proietti; entrambi i contenuti e le criticità erano stati discussi nella commissione congiunta Ambiente-Partecipate lo scorso 15 marzo facendo registrare una divergenza di vedute, tra la “tifoseria” Abc – assottigliatasi dal voto contrario del gruppo misto – e la “cautela” dell’opposizione, oggi replicate nell’assise civica.

Il Pef rifiuti, ovvero il costo del servizio di igiene urbana, licenziato dalla maggioranza di Latina bene comune stima per il 2019 una lieve flessione, rispetto a quello del 2018, di una manciata di migliaia di euro a fronte di quasi 26 milioni di euro, precisamente 25. 874.546, 7 euro di cui 13.036.661,45 per il fabbisogno dell’azienda speciale Abc. Una lievissima diminuzione del costo complessivo del servizio, quasi al pari di quella dello scorso anno di circa 4mila euro, ininfluente alla determinazione della tariffazione della Tari, che rimane inalterata, ha convinto la maggioranza a continuare a credere nel sogno dell’Abc a cui viene riconosciuto un contributo ulteriore di 850mila euro per servizi ulteriori e a cui viene chiesto di raggiungere entro l’anno il 31% di raccolta differenziata. Un miraggio, non solo per gli ex Lbc ma soprattutto per l’opposizione. La raccolta differenziata al momento si attesta al 24%, il direttore generale dell’Abc Silvio Ascoli ha detto, in occasione di precedenti commissioni, che il 2019 potrà essere chiuso con una media del 27% e che arrivare al 31% è necessario che si incastrino numerose situazioni, prime tra tutte quella del mutuo necessario per gli investimenti per l’avvio dell’estensione del servizio di raccolta differenziata. Un mutuo che doveva essere certo all’inizio del 2018 e che ancora non trova la firma da parte di un istituto di credito.

Ma se per la maggioranza il Pef è da sostenere perché non fa aumentare la Tari nonostante l’aumento delle tariffe per il conferimento dei rifiuti indifferenziati presso la Rida Ambiente di Aprilia (dichiarazione del consigliere Marco Capuccio), per l’opposizione il contributo 850mila euro (somma rosicchiata dalle diverse voci del servizio) riconosciuto all’Abc potrebbe a fine anno andare a coprire proprio la maggiore spesa per il conferimento indifferenziato presso il tmb (dichiarazioni dei consiglieri Alessandro Calvi di FI e Nicoletta Zuliani del Pd), qualora ancora una volta l’estensione del servizio porta a porta dovesse ulteriormente essere rinviata.

A pesare su tutto la sentenza del Consiglio di Stato per la quale l’amministrazione comunale non ha ancora chiarito in che termini sarà eseguita: “Provvederanno gli uffici – ha detto Dario Bellini, capogruppo di maggioranza –; questa sentenza mi sembra un cavillo di Troia. In tutto l’iter viene eccepito un piccolo errore, piccolissimo errore. E non sta scritto da nessuna parte che inciderà sull’Abc”.

Intanto, si è appreso in aula che il Consiglio comunale richiesto dall’opposizione in merito alla sentenza si terrà il prossimo 9 aprile.

Il voto favorevole della maggioranza al Pef 2019 del servizio di igiene urbana rispecchia tutto sommato la posizione espressa singolarmente dal consigliere di Lbc Nino Leotta: “L’Abc l’abbiamo voluta noi, con determinazione, convinti nella scelta del servizio pubblico, abbiamo convinto la città che era l’unica scelta possibile e continueremo a sostenerla. E’ vero, siamo tifosi. E i tifosi sostengono la loro squadra, con più forza, proprio nei momenti di difficoltà. L’azienda speciale ha bisogno di fiducia, il miglioramento del servizio arriverà”.

Il voto contrario alle tariffe Tari da parte dell’opposizione e del gruppo misto è stato espresso sulla base della mancata condivisione da parte della giunta della scelta dei coefficienti k, quelli in base ai quali si stabiliscono le categorie di utenti da avvantaggiare. La questione era stata sollevata già in commissione dove il pacchetto era già arrivato confezionato. Oggi alla ratifica in Consiglio, le opposizioni hanno detto: no grazie. Calvi ha bacchettato per questo anche l’assessore Proietti.