Rifiuti, coro di “no” a un nuovo impianto a Pontinia. “Pronti alla guerra”

“Da oggi siamo in guerra e con ogni mezzo ci opporremo alla realizzazione del nuovo impianto almeno fino a quando non verranno bonificati i terreni e la Sep e non verrà dimostrato che i nuovi lavori verranno effettuati a regola d’arte”.

A Pontinia e dintorni si alzano i toni del dissenso alla realizzazione del nuovo impianto di trattamento e di recupero di rifiuti speciali non pericolosi.

“Il nostro disappunto – spiegano i sindaci di Priverno, Sonnino e Roccasecca dei Volsci – è pari al timore che quella zona possa essere trasformata in una grande area di conferimento e trattamento rifiuti, causando altri nuovi problemi alle popolazioni che risiedono lì e nel resto del territorio dei Comuni di Priverno, di Sonnino e di Roccasecca dei Volsci, già vessate dai danni di un’industrializzazione selvaggia che ha sottratto alle comunità locali ettari di terreno fertile da coltivare, a fronte di fabbriche chiuse e fatiscenti, e ha inondato l’aria di ogni giorno degli odori nauseanti della Sep. Ci saremmo aspettati, così come richiesto da tanti, una maggiore attenzione verso il nostro territorio che come si suol dire ‘ha già dato’, invece la disattenzione è stata totale perché non solo non si sono considerati i danni della Sep e le caratteristiche particolari del luogo (la presenza di siti storici e monumentali di pregio, di un fiume da tutelare, di una filiera agroalimentare di eccellenza), ma i nostri Comuni, non sono stati neppure invitati alla Conferenza dei Servizi che doveva decidere di autorizzare o meno il nuovo impianto”.

E intanto monta la protesta dei comitati civici: “Pensavamo di poter tornare alla nostra vita normale – scrivono i comitati di Mazzocchio, boschetto Gricilli Macallè, il Fontanile e Pontinia salute ed ambiente – nonostante siamo ancora consci di come i terreni su cui è stato sversato compost non conforme siano ancora da bonificare e così la stessa Sep che per anni ha sversato percolato nelle falde acquifere adiacenti gli stabilimenti come accertato dalla magistratura”.

“Il 14 febbraio scorso – continuano i comitati – , infatti, il dirigente del settore ecologia e ambiente della Provincia di Latina, ha sottoscritto la ‘conclusione positiva con prescrizioni della conferenza di servizi” con la quale si dà il via libera alla Think Green srl di installare, proprio a Mazzocchio, un impianto di trattamento rifiuti e nello specifico un impianto di frantumazione di rifiuti inerti. Un esito positivo arrivato dopo il silenzio assenso di Regione Lazio, Arpa Lazio, Comune di Pontinia, Asl di Latina e consorzio Asi”.

“Noi – aggiungono – il 21 febbraio abbiamo incontrato il presidente della Provincia e sindaco di Pontinia Carlo Medici perché preoccupati da strani movimenti registrati nella zona industriale di Mazzocchio. Ebbene in quell’occasione il presidente e sindaco ha fatto finta di cadere dalle nuvole, mostrandosi come sempre accondiscendente nei nostri confronti…”

“Da oggi siamo in guerra e con ogni mezzo ci opporremo alla realizzazione del nuovo impianto – concludono i comitati –Nel frattempo i nostri unici punti di riferimento saranno investigatori e magistrati”.

Intanto i sindaci del comprensorio lamentano un difetto di istruttoria, ovvero l’assenza dei rispettivi Comuni alla conferenza dei servizi tenuta per la richiesta autorizzativa della società Think Green.