Sabaudia, blitz della Forestale sulle dune: sequestrata la dependance abusiva di una villa

Ennesimo blitz del Corpo forestale dello Stato a tutela del Parco nazionale del Circeo e della duna costiera. Gli agenti del comando stazione di Sabaudia, diretto dall’ispettore superiore Alessandro Rossi, hanno scoperto durante i servizi di controllo effettuati, con imbarcazione, lungo le sponde del lago di Paola la realizzazione di un immobile abusivo e due aree sbancate senza alcuna autorizzazione. Immediato il sequestro e la denuncia a piede libero della proprietaria, A.P. le sue iniziali, del posto.

forestaleIl controllo del territorio

Siamo a Sabaudia, sul lungomare delle dune protette dove insistono numerose ville di inestimabile valore immobiliare realizzate mezzo secolo fa ma dove a tutt’oggi si continua a gettare cemento nonostante la zona sia sottoposta ai vincoli di tutela integrale del Parco nazionale del Circeo e al vincolo paesaggistico. L’edificabilità è pari a zero. Ma evidentemente il prezzo di mercato delle residenze favorisce spregiudicate azioni che non possono essere autorizzate in nessun modo. A sbarrare la strada dell’abusivismo edilizio in questa zona del Parco di notevole pregio ambientale sono stati, negli ultimi decenni, i forestali la cui specificità potrebbe essere ridotta per effetto della riforma delle forze dell’ordine con la quale il Governo ha accorpato il Corpo Forestale dello Stato all’Arma dei Carabinieri.

piazzaleIl sequestro e la denuncia

Quelli che potrebbero essere gli ultimi sigilli apposti dagli agenti di Sabaudia, vista l’imminenza dell’entrata in vigore della riforma, sono scattati nel tratto delle dune che va da Torre Paola al ponte Giovanni XXIII. La proprietà privata sulla quale è stato realizzato un immobile di 36 metri quadrati destinato a civile abitazione, ed effettuato uno sbancamento di 1.200 metri quadrati e un altro di 200 metri quadrati a pochi passi dal lago, ha accesso sulla via lungomare. La proprietaria dovrà rispondere del reato di abusivismo edilizio, della violazione dei vincoli del Parco e del vincolo paesaggistico, nonché dell’alterazione ambientale visto che è stata abbattuta una superficie di macchia mediterranea di pari dimensione agli sbancamenti e alla costruzione. L’immobile sequestrato costituisce una pertinenza di un’abitazione preesistente, una sorta di dependance utile probabilmente anche all’accoglienza di ospiti solventi durante la bella stagione.