Sabaudia, scoppia un caso sulle riprese negate in Consiglio

Questione di trasparenza degli atti e delle sedute, ma soprattutto diritto di partecipazione democratica all’attività politica del Comune di Sabaudia. Sono questi i due punti sui quali verte la mozione presentata all’amministrazione comunale dal consigliere Giada Gervasi. Un’azione decisa, con la quale chiede a gran voce, al Consiglio comunale, di votare affinché vengano avviate le azioni necessarie per adottare quanto prima le modifiche al Regolamento del Consiglio stesso, per rendere possibili le riprese audio video delle sedute pubbliche dell’organo collegiale e delle commissioni permanenti. Riprese da pubblicare in streaming on-line nel sito web del Comune, sia in real-time (cioè in diretta), sia on-demand (in differita – archivio).

Giada Gervasi

“Visto che tutta la maggioranza mi ha negato il diritto di registrare – commenta Gervasi – vorrei ricordare che il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali garantisce espressamente la pubblicità degli atti e delle sedute dell’organo consiliare comunale, demandando ad uno specifico regolamento comunale l’introduzione di eventuali limiti a detto regime di pubblicità. Quando noi agiamo come consiglieri comunali, e principalmente quando noi parliamo all’interno di questa assemblea, svolgiamo un ruolo pubblico. Ed è per questo che secondo me è abbastanza risibile sollevare il tema della privacy. In sede di Consiglio comunale io posso decidere se parlare a tutti voi o meno dei miei problemi personali o dei miei problemi di salute, ma tutte le cose che dico qui hanno una valenza politica e quindi hanno una valenza pubblica: quindi credo che nessuno di noi si debba vergognare o nessuno di noi possa dire che i consigli non possano essere ripresi o ascoltati in quanto tutto ciò che diciamo è pubblico. Non a caso viene anche verbalizzato. Ma sappiamo che per il cittadino non è così semplice andare a richiedere dei verbali, molto più semplice sarebbe andare a richiedere la visione di una seduta di un consiglio comunale, o meglio ancora poterne fruire in diretta streaming o in differita sul sito del Comune”.

 

Le registrazioni audio e video, da pubblicare sul sito del Comune, possono avvenire sfruttando le tecnologie e le infrastrutture già in possesso dell’amministrazione, con costi, di conseguenza, davvero minimi:  hardware già a disposizione, software open source, una comunissima webcam ed una connessione ad internet già disponibile all’interno del Municipio e tra l’altro anche all’interno dell’aula consiliare. La videoregistrazione, inoltre, essendo realizzata al solo scopo documentativo e dovendo essere adattata ad una distribuzione via Internet (quindi con requisiti qualitativi modesti), può essere effettuata da una postazione fissa senza la necessità di un operatore specializzato.