Sabaudia, un pista d’atletica per i giovani: l’appello dello scrittore Giorgini

Mauro Giorgini all'incontro con gli alunni delle classi quinte

Un aiuto a sensibilizzare l’opinione pubblica, per dare a Sabaudia un campo d’atletica. È questa la richiesta che arriva dall’aula polifunzionale dell’Istituto Montalcini, del I.C. Giulio Cesare di Sabaudia, dai ragazzi delle classi V dell’istituto, al termine dell’incontro con Mauro Giorgini, autore di “È successo un ‘21”, edito dalla casa editrice pontina Lab DFG.

Una lezione di più di un’ora e mezza dove l’autore ha ripercorso alcune delle vittorie più emozionanti dello scorso anno, sensibilizzando i ragazzi sull’importanza della cultura sportiva e sulla ricchezza del guardare ogni singolo evento da più angolazioni. Una lunga cavalcata passata attraverso le imprese, ma anche le storie personali, di Marcel Jacobs, Gianmarco Tamberi, Antonella Palmisano e Massimo Stano, le tre azzurre paralimpiche Gaia Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, fino alla Nazionale Femminile di Pallacanestro Sorde.

E forse proprio colpite dall’ampio spazio dedicato all’atletica leggera, alcune studentesse che avevano avuto modo di partecipare all’incontro, hanno deciso di affidare a Giorgini il loro profondo disagio nel non potersi allenare in una struttura adeguata all’interno del territorio di Sabaudia.

Ci troviamo a dover eseguire sessioni di allenamento per strada, a dover correre sull’asfalto invece che sul tartan, senza la possibilità di provare a scattare dai blocchi di partenza”, ha esordito Maria, una giovane atleta che pratica velocità, “Per poter avere accesso alle attrezzature siamo costrette ad andare a Latina ha proseguito un’altra atleta, perché chi come me fa salto in alto non c’è la possibilità di lavorare sul gesto tecnico. Doverci muovere rende difficoltoso coniugare la nostra attività sportiva con quella scolastica”.

Una condizione di malessere acuita, forse, dalle parole dell’autore, che in precedenza aveva sottolineato l’importanza di lavorare costantemente, esortando i ragazzi ad allenare ogni giorno il corpo e la mente, non lasciandosi frenare dalle difficoltà che la vita può porre davanti. Ma la mancanza di una adeguata struttura sportiva a Sabaudia, e le difficoltà vissute quotidianamente da chi sogna di poter diventare un atleta olimpico, hanno riaperto una ferita mai cicatrizzata nei cuori degli studenti. 

“Ringrazio le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato con grande interesse all’incontro, e che al termine hanno voluto affidarmi il loro malessere, ha affermato lo scrittore Mauro Giorgini, perché evidentemente la cultura e lo sport sanno ancora muovere le coscienze sensibili. È importante che si dia loro la possibilità di cimentarsi a pieno con la propria disciplina sportiva, per non precludere il loro sogno di diventare atleti di fama internazionale. Credo sia il dovere di una società moderna, capace di rispondere alle richieste condivisibili dei giovani, provando a supportarli nei loro percorsi sportivi. Perché implementare lo sport tra i ragazzi equivale a formarli anche mentalmente e moralmente ad essere nel loro futuro donne e uomini più forti e preparati”.

Ad inizio anno è stato presentato dall’Amministrazione un progetto complesso di rigenerazione urbana, formato da tre diversi interventi, uno dei quali dovrebbe portare alla realizzazione di un campo d’atletica nell’ambito della riqualificazione dell’area ex Spes, volto a ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale.

“Mi auguro che presto si possa celebrare a Sabaudia l’inaugurazione di una nuova struttura sportiva dedicata all’atletica, ha concluso Giorgini, perché per festeggiare altri splendidi successi come quelli arrivati nel 2021 è necessario dare ai giovani la possibilità di provare migliorarsi e ad affermarsi. Soprattutto come in questo caso, quando il loro cuore palpita d’amore per lo sport e la cultura sportiva”.