Sabotino, morì folgorato mentre era a lavoro: due rinvii a giudizio

L'impianto fotovoltaico dove si è verificata la tragedia

A Latina, sono state chiuse le indagini da parte della procura, sulla morte del 36enne bulgaro Boris Kandjikov, rimasto folgorato durante un intervento di manutenzione all’interno dello stabilimento di Borgo Sabotino, in via Astura.

Kandjikov, era un operaio regolarmente assunto da una ditta pugliese e si occupava di manutenzione e impiantistica. Il corpo dell’uomo fu trovato da due colleghi, insospettiti dal fatto che non rispondesse al telefono da ore. Sul posto arrivarono i sanitari, i vigili del fuoco e l’ispettorato del lavoro; ma per il 36enne non c’era più nulla da fare, la scarica elettrica che lo ha colpito si è rivelata fatale.

Le indagini sono state svolte dai carabinieri della compagnia di Latina con il supporto degli ispettori del lavoro e della Asl, hanno portato all’iscrizione di due persone nel registro degli indagati. Tra gli indagati c’è anche il responsabile della società che gestiva la manutenzione dell’impianto, con l’accusa per entrambi, per omicidio colposo, con la procura che ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio. A decidere se ci sarà o meno un processo sarà adesso il gip.