Si è tenuto un seminario sulla Legge Regionale 38/99 sull’agricoltura, presso l’Oratorio di Borgo Montenero (San Felice Circeo), e le recenti modifiche alle zone agricole. L’evento, valido per la formazione professionale continua, ha riunito amministratori, tecnici e cittadini.
Interventi istituzionali e tecnici

Dopo i saluti del Sindaco Monia Di Cosimo, del Vice-Sindaco Luigi Di Somma, del Consigliere all’urbanistica Vincenzo Cerasoli, dell’Assessore all’urbanistica Francesca Mastracci e dell’Assessore regionale Giuseppe Schiboni, si sono susseguiti gli interventi tecnici di Enrico Martinoli, Giovanni De Gol e Fernando Iacovacci. Ha moderato il dibattito il giornalista Gianluca Campagna, mentre le conclusioni sono state affidate all’On. Vittorio Sambucci, Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio e promotore della riforma.
Dichiarazioni e novità per le zone agricole
Il Sindaco Monia Di Cosimo ha sottolineato l’importanza della collaborazione: “I tecnici hanno individuato 33 punti chiave per migliorare la gestione dei terreni agricoli. Sarà possibile accorpare lotti situati in comuni diversi, purché mantengano la stessa destinazione d’uso.”

L’Assessore Giuseppe Schiboni, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina di assessore regionale all’urbanistica, ha ribadito il nuovo approccio della Regione:
“Negli ultimi anni l’attenzione è stata rivolta altrove, ora vogliamo rimettere al centro le esigenze reali del territorio. La nuova normativa si collega alla Legge 171, che sarà discussa in Consiglio a marzo e porterà benefici concreti a tecnici e cittadini.”
Schiboni ha poi annunciato la revisione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR): “Vogliamo ridurre la burocrazia e ascoltare cittadini, associazioni e gruppi consiliari. L’obiettivo è fare del Lazio un modello di sviluppo agricolo e urbanistico, anche oltre Lombardia e Veneto.”
Un’opportunità di confronto
L’incontro ha chiarito le novità normative e il loro impatto sul settore agricolo. Un evento che ha confermato l’importanza del dialogo tra istituzioni e cittadini per il futuro del territorio con la presenza di molti imprenditori agricoli della zona.









