Santori spalleggia i salviniani di Aprilia: “Città maglia nera per incidenza dei tumori. Troppe centrali”

Nonostante le parole rassicuranti spese dal sindaco Antonio Terra la situazione ambientale del comune di Aprilia desta preoccupazione tra la cittadinanza, vittima di politiche disattente che hanno svenduto il territorio, permettendo la realizzazione di impianti inquinanti. Questo in estrema sintesi il pensiero del consigliere regionale Fabrizio Santori, ospite d’onore nella conferenza “Tumori a norma di legge” organizzata dai salviniani di Aprilia. Il dato preoccupante sottolineato dai referenti locali di Noi con Salvini, il movimento coordinato da Emanuele Campilongo, è il triste primato assegnato alla città, maglia nera per l’incidenza di alcuni tipi di tumore, in particolare quelli ai polmoni negli uomini e quelli alla tiroide nelle donne. “La politica- ha detto il consigliere regionale del gruppo misto- è stata nel caso migliore troppo disattenta, se non complice, di questo stato di cose ed è necessario porre dei drastici rimedi. La politica locale si è dimostrata difettosa quando si tratta di fornire risposte ai cittadini. Da tempo attendo risposta su due sue interrogazioni in Regione Lazio e presso Piazza Roma, sulla volontà di costruire una nuova biogas a Via del Campo e sull’assenza di un regolamento comunale sulle emissioni di fumi”. Ospite dei salviniani anche il coordinatore romano del movimento, Pierluigi Campomizzi, il quale ha sottolineato come le problematiche apriliane rischiano di diventare le stesse, di gran parte del territorio che va da Pomezia, passando per i Castelli Romani fino ad arrivare al litorale. “Il caso Aprilia- ha detto- deve essere visto come un esempio da non seguire quando parliamo di tutela della salute e difesa del territorio, e Noi con Salvini vuole essere il motore del cambiamento verso una nuova politica di gestione dell’ambiente”. Dura stoccata dal coordinatore apriliano del gruppo nei confronti della classe politica al governo della città. “I numeri non mentono – ha affermato Campilongo – e non è un caso che Aprilia si sia guadagnata il triste primato dei tumori in provincia di Latina,  visto che sono presenti sette impianti biogas, due di compostaggio, quattro aziende a “rischio rilevante”, oltre settanta antenne di telefonia mobile, acqua con arsenico, il piombo presente nelle falde acquifere e nei terreni e mai bonificato, la Turbogas e senza dimenticare i rifiuti sotterrati di cui tutti sanno e nessuno parla, negli anni ’80 e ’90 nel nostro territorio, i pm10 e pm2,5 etc. cosa si credevano coloro che hanno permesso tutto ciò, che la gente fosse indistruttibile?” Al termine dell’intervento Campilongo ha elencato le proposte del suo movimento su questo tema, in primis il blocco per trent’anni delle nuove autorizzazioni alla costruzione di nuove centrali legate al ciclo dei rifiuti e alla produzione di energia, la riqualificazione delle aree inquinate attraverso una radicale opera di bonifica, un piano di verifiche a tappeto sia amministrative che sul rispetto delle leggi vigenti in materia ambientale, nei confronti delle aziende esistenti sul territorio e nel caso in cui si registrino anomalie, arrivare alla chiusura degli impianti e all’individuazione dei responsabili.