Indagini dopo la morte di Satnam Singh, in carcere anche il padre di Lovato

Renzo Lovato intervistato dal TG1

Altre due persone in manette, tra cui Renzo Lovato, padre di Antonello, nell’ambito delle indagini per la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano deceduto nel giugno scorso a seguito dell’amputazione di un braccio avvenuta durante il lavoro in un’azienda agricola di Borgo Santa Maria e per la quale era finito in manette Antonello Lovato, titolare dell’azienda accusato di volontario e a processo dal prossimo primo aprile, dopo che il Tribunale ha respinto la richiesta di rito abbreviato presentata dai legali dell’imprenditore.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Latina hanno eseguito una misura cautelare personale di custodia in carcere, su disposizione della Procura della Repubblica, nei confronti di due soggetti accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. I due, secondo l’indagine, avrebbero agito in concorso, perpetrando reati di sfruttamento del lavoro pluriaggravato. Le indagini hanno rivelato gravi irregolarità nelle pratiche lavorative, con evidenze che dimostrano come i lavoratori coinvolti siano stati impiegati in condizioni di sfruttamento e precarietà, approfittando della loro vulnerabilità. La Procura ha ritenuto che vi sia un “quadro indiziario gravissimo” a carico degli indagati, evidenziando il rischio di reiterazione del reato e la possibilità che gli stessi potessero fuggire dal territorio nazionale.