Scompare Nando di Pietro, aprì l’autoscuola a Latina nel 1948

Al centro Nando Di Pietro

È venuto a mancare presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, Ferdinando detto “Nando” Di Pietro, una delle figure più rappresentative della città, proprietario dell’autoscuola nata nel 1948 in via Palestro 3.

Ci lascia all’età di 90 anni, portando con se un pezzo di storia. Attraverso la sua autoscuola in 54 anni di attività hanno imparato a guidare oltre ventimila pontini fra i quali don Cesare Boschin, Giorgio Porfiri, Ajmone Finestra, nonché rappresentanti delle più storiche famiglie latinensi (Palumbo, D’Ercole, Andreoli, Ensoli, Mancinelli, Wiquel, Loffredo, Calzati, Francia, Cuomo, Zeppieri, Pietrosanti, Pezone, Cucchiarelli, Cassandra, Moscardelli, Scalzi), oltre ai prefetti Limone, Barbato, Di Gennaro.

Conosciuto per la professionalità e per il senso dell’umorismo, faceva parte di una famiglia che è cresciuta insieme a Latina: suo padre, Alcibiade, pioniere dello sport pontino, era organizzatore di gare ciclistiche e portò Coppi e Bartali nel capoluogo pontino.

A lui è dedicato un piazzale davanti alla scuola Alessandro Volta. Suo fratello Orazio, morto prematuramente nel 1981, era noto musicista jazz e chitarrista: fu scelto personalmente da Lionel Hampton per far parte della sua band “italiana”. Ad un altro fratello, Varaldo, è intitolato il premio “Mecenate dello sport” nel 2016 conferito all’allenatore di calcio Ranieri. Nando Di Pietro, nominato cavaliere della Repubblica sotto la presidenza di Sandro Pertini, era stato presidente provinciale dell’Unasca, l’associazione autoscuole, negli anni Settanta, nonché segretario provinciale della federazione europea delle autoscuole.

Era nato a Cisterna nel 1931 ed aveva passato i primi anni della fanciullezza a Roma, fino a stabilirsi definitivamente a Latina. Proprio a Latina si è sposato il primo ottobre 1955 con Assunta Muscedere, la bambina scelta per dare i fiori a Benito Mussolini in visita alla fine degli anni trenta. Di Pietro, da giovane ciclista amatoriale, buon giocatore di biliardo, raccontava di come alla fine degli anni Quaranta la sua attività andasse avanti con due “balilla” in una città nella quale le automobili si contavano sulle punte delle dita.

Un personaggio amatissimo, che mancherà alla comunità. I funerali si svolgeranno il 14 settembre, presso la cattedrale San Marco, alle 15:30.