Carenza OSS, la UIL FPL diffida l’Asl di Latina

La UIL FPL Latina scrive una lettera di denuncia indirizzata al direttore generale dell’Asl di Latina, D.ssa Silvia Cavalli.

Trattasi di un testo di diffida a firma del segretario generale Giancarlo Ferrara, in merito alla carenza del personale OSS nel capoluogo pontino, in particolare riferimento alla zona di Formia.

Di seguito quanto riportato.

“La UIL FPL Latina considerato il modello organizzativo utilizzato in molte unità operative dell’azienda, DENUNCIA una pratica ormai abusata e consolidata, che mortifica le competenze acquisite dei professionisti infermieri.

Infatti, stante la carenza di circa 400 OSS rispetto al fabbisogno della dotazione organica Asl Latina e la totale assenza di tale figura in molte realtà operative aziendali (ad esempio la UOC Cardiologia/UTIC Formia), l’infermiere viene adibito, prevalentemente allo svolgimento di mansioni non rientranti nel proprio profilo professionale, ritrovandosi per lunghi periodi a svolgere compiti propri del personale con inquadramento non infermieristico. Tali situazioni non rientrano nelle assegnazioni previste dalla normativa vigente e non sono nemmeno circostanze occasionali o eccezionali, quindi limitate a definiti periodi temporali. Quello che purtroppo si evince, invece, è un modello organizzativo stabilizzato nei fatti, dove l’infermiere “d’istituto” svolge i compiti propri dell’operatore socio sanitario. Con l’attuale contesto organizzativo si configura palesemente il demansionamento sistematico dell’infermiere con evidente nocumento della propria professionalità e pertanto i lavoratori interessati potrebbero legittimamente esercitare il proprio diritto rivolgendosi nelle sedi competenti.

La UIL FPL Latina, per quanto sopra esposto, INVITA E DIFFIDA a seguitare ulteriormente con l’attuale condotta illegittima e a tal fine CHIEDE, contestualmente, l’immediata assunzione del personale OSS, imprescindibile per il rispetto dei requisiti sanciti dalla vigente legislazione in termini di standard assistenziali minimi, questo anche per scongiurare eventuali danni erariale provenienti da possibili richieste giudiziarie”.