Scuola, Gilda Latina: “Gestione caotica delle quarantene”

Il sindacato pontino, Gilda, in una nota, commenta il nuovo protocollo nazionale scolastico che complica la gestione dei contagi e della didattica.

“Come preventivato all’indomani dell’entrata in vigore del nuovo protocollo anti-Covid, la situazione nelle scuole sta degenerando di giorno in giorno: aumentano i casi di positività, soprattutto nel pri-mo ciclo di istruzione e con una maggiore incidenza nel comune di Aprilia. Basti pensare che la scorsa settimana, solo in un istituto comprensivo di Aprilia, risultavano in quarantena sei classi e 18 docenti pur vaccinati. L’incremento dei contagi e le difficoltà che gli istituti stanno incontrando nel-la gestione delle quarantene differenziate danno ragione alle riserve espresse in merito al nuovo iter per identificare e trattare i casi di Covid in ambito scolastico». Così interviene Patrizia Giovannini, coordinatrice provinciale della Gilda Insegnanti di Latina, che incalza: «Le nuove regole di tutela sanitaria volute da ISS, Ministero della Salute e Ministero dell’Istruzione sono insufficienti e inique, vanno riviste».
«Il protocollo si è basato esclusivamente sul controllo del Green pass ai docenti – spiega Giovannini – ma la certificazione verde non può considerarsi l’unica misura per combattere il virus e contenere il rischio di contagio, anche perché è un obbligo solo per il personale scolastico. Non è chiaro il motivo per cui non sono state utilizzate le misure minime di prevenzione più volte richieste dal sin-dacato». Per questo la Gilda non ha sottoscritto l’ultimo documento né i protocolli di sicurezza che l’hanno preceduto.
Per il sindacato guidato da Patrizia Giovannini sarebbe stato necessario prevedere un controllo cos-tante dei contagi con l’allestimento di presidi sanitari nei pressi degli istituti e con la possibilità di eseguire test rapidi gratuiti a tutti gli studenti e al personale che accede nelle scuole. «Sarebbe stato opportuno mantenere il distanziamento e migliorare le strutture scolastiche che non sono ancora adeguate, soprattutto al Centro e nel Sud d’Italia» sottolinea la segretaria della Gilda.
«L’obiettivo che si propone il nuovo protocollo di favorire la didattica in presenza e in continuità – continua Giovannini – sembra essere una chimera, tanto che in molte scuole si sta procedendo con quarantene alternate e diversificate; con serie difficoltà di gestione della didattica tra digitale inte-grata, a distanza e contemporaneamente in aula, senza un numero di docenti adeguato a fron-teggiare la situazione. Il sistema scolastico rischia di andare in tilt anche perché sono state cancel-late le “bolle”, perché persistono le classi pollaio, non è stato previsto l’organico aggiuntivo Covid per sostituire gli insegnanti in quarantena, perché sono aumentati gli oneri di competenza delle di-rezioni scolastiche rispetto al contenimento dei contagi, sono mancati i finanziamenti necessari alla copertura delle supplenze dovute al Covid e si continuano a dividere gli alunni tra le classi in caso di assenze di più professori, posti in quarantena o fragili».
«Alla luce di questo scenario – conclude la sindacalista – è difficile immaginare di raggiungere gli obiettivi finali verso cui la buona didattica dovrebbe tendere, ovvero il successo scolastico per i ra-gazzi e il successo didattico per i docenti. Rischiamo che la scuola perda la sua valenza didattico-educativa». Per questo la Gilda ritiene opportuno che il governo riveda al più presto le regole per la gestione dei casi Covid tra i banchi e faccia investimenti seri sugli organici per portare la scuola oltre l’emergenza.