Servizi sociali, Calvi: “Ciccarelli non fa chiarezza. Ci risponda nel merito”

Alessandro Calvi
Alessandro Calvi

Botta e risposta tra l’assessore al Welfare del Comune di Latina Patrizia Ciccarelli e il consigliere di opposizione Alessandro Calvi di Forza Italia. Al centro delle repliche a distanza il futuro dei servizi sociali e il rispetto del capitolato.

Ieri l’assessora aveva detto “tutto sotto controllo”, ma oggi la controreplica di Calvi è arrivata puntuale perché “Ciccarelli non ha fatto chiarezza; risponda nel merito delle domande poste”.

“Sul futuro dei servizi sociali a Latina l’assessore Ciccarelli gioca a nascondino – incalza l’esponente azzurro -. Quella che ha fornito rispetto alle domande poste non è una risposta ma solo fumo. L’unica certezza è che, come avevo presupposto, si procederà con una proroga del servizio almeno fino a dicembre 2020. La Ciccarelli si nasconde dietro la legge regionale sul welfare, fa l’equilibrista spostando l’attenzione sulla gestione associata. Ma non c’entra l’obiettivo. Non è in discussione questo ma il capitolato d’appalto vigente del sistema integrato dei servizi sociali”.

“Da quanto ci risulta – afferma Calvi – le falle sono tante. La Ciccarelli che nel suo intervento sottolinea come lei ed Lbc abbiano tutto sotto controllo perché si è ben guardata dal dirci se, come richiesto, il capitolato è stato rispettato? L’amministrazione comunale, come previsto dall’articolo 22 del capitolato stesso, ha svolto a pieno il suo ruolo di vigilanza? Si è assicurato che la cooperativa abbia adempiuto agli impegni assunti? A noi non risulta. E il fatto che l’assessore si sia guardata bene dall’entrare nel merito delle questioni sollevate ci fa pensare che sia stata colta in fallo. Il capitolato d’appalto prevedeva gite e soggiorni di una settimana per gli utenti, l’attivazione di un servizio notturno in via sperimentale, corsi di formazione per il personale. Quanto di tutto questo è stato svolto da chi si è aggiudicato l’appalto e quanto, invece, omesso? Sono solo alcuni esempi ma danno perfettamente la misura del fatto che Lbc e la giunta Coletta sono bravissimi a parole, inefficienti nel concreto”.

“La Ciccarelli – conclude il consigliere – dice che devo stare tranquillo e non creare allarmismi. Lo deve dire alle famiglie e agli operatori che sono in fibrillazione a causa della mancanza di adeguate informazioni sui servizi e sul loro futuro. E a tutti coloro che dopo la scadenza del bando al 30 aprile 2020 non sono ancora stati degnati di chiarezza. Io continuerò a stare con gli operatori, se questo è allarmismo mi definisca pure portatore di allarme”.