Sezze, agguato allo scalo: stesso bersaglio dopo due anni

Nemmeno due anni fa Alessio Antonelli, era stato inseguito, speronato, sfuggendo a colpi di pistola, poi preso e picchiato.
Adesso qualcuno ha sparato verso l’auto con cui si è fermato nel parcheggio dell’ex American Bar, per fare pipì ha detto agli inquirenti, incontrando ancora una mano armata.
Il 32enne di Roccagorga continua ad essere un bersaglio mobile. I carabinieri lo hanno tenuto in caserma a lungo, per mettere agli atti la versione dei fatti avvenuti nella tarda mattinata di giovedì, in via degli Archi di San Lidano, a Sezze Scalo. Lo stesso paese in cui in via Ceriara, l’11 novembre del 2020, è stato vittima di un agguato per mano di due fratelli di Priverno insieme al loro padre, poi condannati per tentato omicidio.
Alessio Antonelli ha raccontato di avere soltanto udito gli spari, di avere visto un’auto fuggire via con più persone a bordo. Difficile pensare che non fosse lui il destinatario, così come è possibile che si sia trattato anche di un avvertimento e che quindi, chi ha sparato, non voleva uccidere.
Si cercano anche immagini di video sorveglianza lungo la strada, che porta al piazzale del bar, chiuso da ottobre, dove invece non ci sono telecamere. Solo una carrozzeria vicina, ma qui sembra che nessuno abbia visto, o sentito nulla. Considerati i rumori dei processi di lavorazione in officina, la versione è plausibile.