Poteva mancare Sezze e il suo ecomostro dell’Anfiteatro tra gli sprechi italiani? La risposta è no. La redazione di Sky TG 24 lo ha infatti inserito tra i servizi dello special intitolato “Liberi dagli Sprechi” andato in onda ieri, 5 febbraio, data calcolata come data di liberazione dagli sprechi. In un Italia in cui, chi paga il fisco, subisce una pressione tributaria pari al 55% di quanto guadagna, Sky ha fissato in modo ‘prudenziale’ la soglia del 20% per la quantità di queste tasse destinata a finanziare sprechi. L’Anfiteatro di Sezze è costato 2 milioni di euro destinati ad abbattere la vecchia struttura sostituendola con l’attuale Ecomostro incompleto ed abbandonato. Il servizio non aggiunge nulla a ciò che è ormai noto ed arcinoto, portato alla ribalta nazionale dagli esponenti del MLIS (Movimento Libero di Iniziativa Sociale). Il MLIS per primo, ha elaborato un dossier di quanto accaduto all’ex Teatro Sacro per il quale l’Ente Provinciale per il turismo, nel 2005 elabora un progetto di ristrutturazione conservativa da 300 mila euro. Il progetto però muore nei meandri del Comune di Sezze la cui Amministrazione del tempo, sindaco Lidano Zarra, opta per questo progetto, di oltre 2 milioni di euro (1 milione e 800 mila euro finanziato dalla Comunità Europea tramite la Regione e 500 mila a carico dell’Ente comunale). Al completamento dei lavori, l’opera non è funzionante per evidenti mancanze progettuali; lo ripete alle telecamere il sindaco Andrea Campoli; nel progetto mancano l’apparato antincendio, gli spogliatoi, la scena, l’attacco fognario solo per citare le pecche più eclatanti. Intanto, dal 2013 la Comunità Europea ha richiesto indietro i soldi a Comune e Regione. Mentre l’Ecomostro è nel degrado in balia degli atti vandalici.