Sezze piange il suo bluesman: è morto Herbie Goins

Herbie Goins

Che una leggenda vivente del blues e del soul possa morire non te lo aspetti; e così la notizia della dipartita di Herbie Goins, voce di caratura internazionale nato in Florida nel 1939, ha scosso la comunità internazionale dei musicisti e la piccola comunità di Sezze. Herbie infatti, da qualche anno aveva eletto Sezze a suo domicilio. Ci viveva con la compagna Celestina Morando e si era integrato perfettamente nella comunità come fosse uno qualunque. C’era chi, abituato a salutarlo come il vicino di casa, nemmeno sapeva di stare a parlare con uno che nella sua carriera ha cantato Otis Reeding e ha cantato al Flamingo e al Marquee di Londra con Jimi Hendrix e John Lee Hooker. B.B. King e Joe Cocker. La sua bacheca sui social è stata sommersa di messaggi di condoglianze da parte di artisti ma anche tantissima gente comuna. Di persone che ascoltavano i suoi dischi e di chi lo conosceva come un simpatico compagno di serate spensierate. A Sezze Herbie ha tenuto concerti e ha partecipato anche a jam session organizzate sul momento. Si è spento la notte del 27 ottobre, presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Per sua stessa volontà, la salma è stata cremata dopo due giorni di esposizione presso la camera mortuaria dello stesso ospedale del capoluogo.

Il saluto tributato a Herbie Goins da Luca Velletri

Ciao vecchio giovane Herbie.

Sarà triste per me non passare di là e sapere che avrei visto il tuo sorriso infinito accogliermi sempre come si conviene ad un signore d’altri tempi. Sarà amaro non salutarci più in inglese per le strade del paesello e raccontarci tutte quelle cose ridendo dell’idea che nessuno che ci circondava potesse avere la benché minima idea di che cosa volessero dire.

Perché il cantante non è un musicista come gli altri. Quando lo è. E tu non solo lo eri ma eri un contributo infinito, di leggerezza e di conoscenza ineguagliabili. Dentro le nostre stradine, a via S.Carlo o a S.Andrea, parlando della tua bella storia e di chi hai potuto accarezzare con la tua voce, gente astrusa eh, tipo i Blues Incorporated di Alexis Korner (la “base” del blues inglese, la matrice da cui sarebbe nata tutta la musica migliore del pianeta, dagli Stones ai Zep), Otis, Jimi, o Dick e i suoi Colosseum.

E altre volte ritrovarci a citare nome per nome i mille (e forse anche di più) bravi amici musicisti a cui la tua vocalità tanto ricercata aveva regalato occasioni di lavoro, spesso in tempi in cui lavoro non ce n’era per nulla. Un cantante che ama la storia non poteva che augurarsi di essere tuo amico. E appassionato fan.

Grazie di avere illuminato questa arida landa colla tua luce e col tuo blues felice e contagioso. Lo so, tanti non hanno capito. Ma bastava guardarti per avvertire comunque che eri “altro”. Fortunato ad esserti stato compaesano affettuoso, e per aver avuto la possibilità di bearmi come un ragazzino delle tue storie bellissime, fatte di musica e di verità. La verità di un cantante. Uno vero però! Tante condoglianze, Celestina, sinceramente, da me e da tutta la mia famiglia. Sempre nel cuore, friend of mine. Love and light.

Amen.

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Luca Morazzano, giornalista pubblicista, nato a Sezze, vive a Maenza. Intraprende la via del giornalismo qualche tempo dopo la Laurea in Filosofia per tirarsi fuori dal dolce-amaro far nulla della disoccupazione dopo gli studi. Comincia dalla cronaca sportiva di incontri di calcio dilettantistico sui campetti di provincia (che ancora non abbandona); tenta la via dell'insegnamento senza successo qundi scommette tutto sull'informazione. Dopo esperienze varie, diventa corrispondente dai Lepini per il Giornale di Latina.