Fa notizia a Sezze quando il PD non risulta il primo partito. Il voto dello scorso 4 marzo ha infatti capovolto lo strapotere che il centrosinistra setino aveva messo in campo portando alla vittoria al primo turno il sindaco Sergio Di Raimo e la coalizione che l’ha sostenuto. Che fine ha fatto quella maggioranza che da tre legislature consecutive decreta il successo granitico dei “rossi”? Se lo chiede anche Vittorio Accapezzato, ex consigliere comunale di centrodestra e esponente di opposizione extra consiliare rispetto all’attuale maggioranza setina: “Sezze, uno dei feudi più antichi e più rossi dei monti Lepini, quella delle feste dell’Unità, delle giunte socialcomuniste e diventata azzurra (Forta Italia) e penta stellata (M5S). Ciò nonostante quatttro setini candidati al COnsiglio Regionale (La Penna, Amici, Truini e Leonoro). I dati parlano da soli. Una sconfitta pesante che supera quanto era possibile immaginare. Il risultato elettorale dimostra che l’elettorato di Sezze desidera il PD come il vampiro, la cipolla. Per ottenere tanti suffragi, chi può giurare che nella maggioranza amministrativa locale nessun consigliere o assessore abbia votato il centro destra o il movimento cinque stelle? Sicuramente nessuno. Valutando i risultati dell’attività amministrativa, si può affermare che, la maggioranza amministrativa di sinistra va da una parte, la realtà del paese va dall’altra. Questo è il triste scenario della politica “Sezzese” che, se non cambierà in futuro, porterà la città nel degrado più assoluto. Di là da ogni diversa valutazione questi risultati elettorali assegnano un successo al neo eletto compaesano Salvatore La Penna in seno al Consiglio Regionale del Lazio, al quale ho il piacere di esprimere un sentito augurio di buon lavoro per quanto potrà fare per la nostra Sezze e provincia”.