Siti stoccaggio rifiuti, in corso proteste di cittadini e associazioni

La questione siti di stoccaggio sta letteralmente mobilitando la cittadinanza e non solo.

In programma per venerdì 5 febbraio alle 18 un incontro con il Sindaco Coletta in videoconferenza che vuole rassicurare i residenti di Borgo Grappa e San Michele e offrire chiarimenti sul sito di stoccaggio. “Damiano Coletta, – specificano in una nota da LBC –  nominerà dei consulenti di parte per valutare tutti gli aspetti della realizzazione di un eventuale sito di stoccaggio sulla Pontina ed ha già incontrato i dirigenti della Plasmon per un confronto.”

Intanto in città, dopo le manifestazioni di Lega e Fratelli d’Italia, arrivano le proteste di Laboratorio Identità Futuro e Generazione per Latina, guidate dai consiglieri comunali Giovanna Miele e Matteo Coluzzi. Circa 250 persone si sono radunate ieri sotto il comune in rappresentanza di cittadini ed associazioni per manifestare contro la riapertura del Montello e del nuovo impianto in zona San Michele e Borgo Grappa.

A dire no alla discarica nei pressi della Plasmon è anche il circolo culturale Aragav, che esprime il suo dissenso e attacca Coletta. Questo è quanto dichiarato in una nota a tutela delle aree vicine al Parco del Circeo:

“Innanzi tutto il sito prescelto non è un’area industriale dismessa. Poi, secondo le tavole A, B, C e D del Piano Territoriale Paesistico Regionale, sul sito gravano una serie di vincoli, a cominciare dalla vicinanza del Parco Nazionale del Circeo e della prossimità del canale di Rio Martino. Ora, se per un insediamento residenziale bisogna rispettare la distanza minima idrogeologica di m 150 da qualunque corso o specchio d’acqua, a maggior ragione sembrerebbe logico come minimo decuplicare in via cautelativa questa distanza, allorché si tratta di stoccaggio di rifiuti. Ma il corso d’acqua in questo caso è funzionale all’impianto, che ha bisogno di un sistema di raffreddamento: ed ecco che il business riesce ad andare in deroga alla normativa. Vogliamo giusto ricordare che sulla foce di Rio Martino è stato realizzato un porto-canale turistico, per quanto discutibile e mal gestibile. Caro sindaco Coletta, non bastano gli slogan alla moda di ‘città green’, quando la realtà va nella direzione completamente opposta. Non si può barattare l’insediamento di questa discarica con la promessa di ampliamento del PNC: l’ambientalismo cui questa giunta ci vuole abituare dal 2016 è solo un’ipocrisia di facciata, per nascondere incapacità, nella migliore delle ipotesi, se non addirittura loschi interessi.
Vediamo infatti molte analogie con la questione della centrale nucleare di Borgo Sabotino che, una volta dismessa, può diventare un sito di stoccaggio di scorie radioattive (è la solita Europa che ce lo chiederà) che per il momento pare scongiurato. Tornando a noi, la giunta comunale di Latina targata Lbc ha ampliamente dimostrato  e a farne palesemente le spese è il decoro della città, di aver completamente sbagliato la gestione dei rifiuti, a partire dal fallimento ‘pilotato’ di Latinambiente fino alla mai partita raccolta differenziata dove ormai non vengono neanche più date le cifre ritoccate. L’ultimo atto di questa lunga serie di clamorosi insuccessi è la perdita della discarica di borgo Montello e l’apparentemente incomprensibile volontà di risolvere gli analoghi problemi che Virginia Raggi ha nella Capitale”.