SOA: dal 2023 obbligatoria!

ECONOMIA & SOCIETA’

RUBRIC SETTIMANALE

A CURA di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese Lazio Sud

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Ivan Simeone

Se non ci saranno cambiamenti “in corso d’opera”, da 2023 sarà obbligatoria la SOA.

La SOA è la certificazione obbligatoria affinché le imprese possano partecipare a gare di appalto per l’esecuzione di lavori pubblici e dal 2023 anche per i lavori privati di un certo importo. 

Se questa disposizione da una parte serve a dare maggior trasparenza e serietà nell’esecuzione dei lavori, per le piccole imprese potrà creare qualche problema in più. 

Il nuovo obbligo (salvo modifiche ed eccezioni) entra in vigore dal 1 gennaio 2023 anche se per i primi sei mesi (verificare sempre!) potranno lavorare anche le imprese che ne hanno fatto richiesta ma ancora non ottenuto la certificazione. 

La SOA verrà richiesta per appalti oltre i 516 mila euro. La certificazione dovrà essere rilasciata da Enti autorizzati e vigilati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. 

Questa disposizione potrà certo garantire lavori più “certificati” e ad opera di imprese ben strutturate ma tutto il mondo delle piccole imprese artigiane potrà andare in affanno con aumenti di costi. 

In definitiva, dal 1 gennaio 2023, le imprese devono essere in possesso della qualificazione SOA, prevista dall’articolo 84 del Codice Appalti, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto o subappalto o essere in possesso, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto o subappalto, di un contratto con uno degli organismi di attestazione, finalizzato al rilascio dell’attestazione SOA.

Dal 1 luglio 2023, i lavori incentivati con il Superbonus e gli altri bonus edilizi potranno essere svolti solo da imprese che, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto o subappalto, siano in possesso della qualificazione SOA.

Ovviamente bisogna andare a “vedere” molto attentamente le disposizioni di legge.