Spinge la vicina incinta contro l’ascensore: pontino condannato a due anni

La donna, al terzo mese di gravidanza, ha perso il bambino a causa dello choc

È stato condannato a due anni di reclusione un 45enne residente a Latina, accusato di lesioni personali aggravate ai danni di una vicina di casa incinta al terzo mese. L’uomo l’aveva spinta contro l’ascensore durante un litigio nell’androne del palazzo, causando alla donna uno choc che ha portato all’aborto.

Il verdetto è stato emesso nei giorni scorsi dal giudice monocratico del Tribunale di Latina, Beatrice Bernabei. L’accusa aveva chiesto una condanna a otto mesi, ma il tribunale ha ritenuto più grave la condotta dell’imputato, condannandolo anche al risarcimento dei danni in favore della parte civile, rappresentata dall’avvocato Giulio Cesare Villoni.

I rapporti tra i due vicini erano da tempo tesi a causa di controversie di natura civilistica. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la lite culminata nell’aggressione era stata preceduta da una serie di dissapori, tra cui episodi in cui la donna avrebbe anche gettato dell’acqua addosso all’uomo.

Dopo l’episodio, sul posto erano intervenuti gli agenti di Polizia, che avevano raccolto la denuncia della vittima e avviato le indagini. L’uomo, inizialmente indagato a piede libero, ha negato ogni addebito durante il processo, affermando di non aver mai alzato le mani su una donna.

La difesa ha già annunciato che, una volta depositate le motivazioni della sentenza, presenterà ricorso in Appello.