Stop ai campionati nel Lazio, arbitri in sciopero contro la violenza

Il Comitato Regionale AIA del Lazio ha deciso di non designare alcun direttore di gara per il prossimo fine settimana, nei campionati regionali e provinciali di calcio a 11 e calcio a 5. La protesta, sostenuta dai 14 Presidenti Sezionali A.I.A. e da tutto il C.R.A. Lazio, nasce dai recenti episodi di violenza contro gli arbitri, in particolare dopo l’ultima aggressione a Edoardo Cavalieri, fischietto 30enne di Civitavecchia, picchiato durante Corchiano-Celere, match di Terza categoria.

Il C.R. Lazio aveva proposto un ritardo simbolico di 15 minuti nelle partite con la lettura di un messaggio antiviolenza, ma gli arbitri hanno ritenuto necessario un intervento più deciso. Tutte le gare, dunque, subiranno uno slittamento di una settimana rispetto al calendario originale.

Anche Latina come sezione ovviamente aderisce all’iniziativa, rimandando molte gare del weekend, con gli arbitri pontini guidati dal neopresidente Cristiano Partuini in protesta.

Un dato importante: saranno quasi 1000 le partite che salteranno. Quelle delle categorie superiori, che invece si giocheranno, vedranno i giudici di gara marchiati con un segno nero sul volto, in segno di protesta e vicinanza a chi è stato vittima di violenza durante il servizio.

Una brutta pagina del calcio dilettantistico, un forte messaggio dal movimento arbitrale per dire basta alle violenze nelle sport.