Strage di Cisterna, Desireé Amato in aula: “Sodano non voleva lo lasciassi”

La Corte D'Assise del Tribunale di Latina

 

Si è svolta questa mattina il processo a Christian Sodano,  imputato per l’omicidio di Nicolezza Zomparelli e Renè Amato, rispettivamente madre e sorella della sua ex fidanzata, Desireé Amato in quella che è passata alle cronache con il triste appellativo di strage di Cisterna. La stessa Desireè Amato è stata ascoltata oggi nell’aula della Corte di Assise del Tribunale di Latina dove è comparsa con un separé, richiesto dalla stessa giovane per non vedere in volto Sodano. A lei è stato chiesto di ricostruire quegli attimi terribili del duplice femminicidio a cui si è sottratta grazie ad una rocambolesca fuga. Ha pianto, Desireè, raccottando quegli attimi di follia preceduti da mesi in cui il rapporto ormai logoro tra i due fidanzati era arrivato all’epilogo: “Non voleva che lo lasciassi – ha detto – Mi minacciava e seguiva ovunque, non voleva nemmeno che salutassi altri ragazzi. Cinque mesi da incubo, ricostruiti dalla giovane. In aula anche il sindaco di Cisterna, il Comune si è costituito parte civile.