Zingaretti: 35 milioni di euro per ristrutturazione asili nido

Nuovi asili nido, ristrutturazione di scuole per l’infanzia, abbattimento delle rette: sono solo alcuni dei servizi che saranno finanziati dalla Regione Lazio con un contributo di 35 milioni di euro per il triennio 2021-2023, approvato in una delibera di Giunta.

Oltre ai nuovi asili nido saranno realizzati anche nuovi Poli per l’infanzia dai Comuni o dalle ASP e grazie a questo finanziamento saranno incentivati anche nuovi servizi integrativi realizzati da privati e gestiti in convenzione con il comune di riferimento; sarà riconosciuto anche un finanziamento tra i 20 e i 35 mila euro per lavori di manutenzione delle strutture esistenti e costituita una specifica riserva nella ripartizione dei fondi per supportare il periodo di ‘start up’ dei nuovi nidi con un contributo fino a mille euro per ogni nuovo posto attivato.

Inoltre sono previsti possibili incentivi per il sostegno ai servizi educativi che si avvalgono di educatori bilingue LIS (Lingua Italiana dei Segni) e di personale specializzato e formato per lavorare con bambine e bambini non udenti.

In una nota Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, dichiara: “Ulteriori 35 milioni di euro per l’educazione e la crescita dei bambini e soprattutto per offrire un sostegno economico alle loro famiglie, soprattutto di quelle più fragili, ma non solo, perché con questa delibera incentiviamo la creazione di nuovi servizi di qualità, coinvolgendo genitori, educatori e associazioni. Inoltre valorizziamo il patrimonio immobiliare grazie alla ristrutturazione di strutture già esistenti o inutilizzate, mettendo sempre la sicurezza dei nostri figli al centro della nostra azione di governo e facendo tornare a nuova vita e soprattutto al servizio di tutta la comunità edifici vuoti e abbandonati. La Regione Lazio vuole essere vicina alle famiglie e con questo provvedimento lo dimostriamo ancora una volta”.

A sostegno delle famiglie prosegue il percorso per l’abbattimento delle rette dei nidi pubblici, azzerandone il pagamento almeno per le fasce di popolazione più vulnerabili con particolare attenzione anche ai più piccoli in condizioni di disabilità e in base al testo approvato, gli utenti con disabilità grave certificata, e con ISEE fino a 50 mila euro, sono esentati dal versamento della retta.