Abusi sugli alunni, l’avvocato delle vittime:”Un lupo in mezzo agli agnellini”

L'avvocato Nicodemo Gentile e la Garante per l'Infanzia Monica Sansoni

Si sarebbe dovuta svolgere quest’oggi, presso il Tribunale di Latina, l’udienza preliminare per capire il destino processuale di Alessandro Frateschi, professore di religione ai tempi al Liceo Majorana, accusato di violenza sessuale nei confronti di cinque ragazzi, all’epoca minorenni.

Quest’oggi il Gip in aula ha comunicato il rinvio, a causa di un difetto di notifica, al prossimo 29 febbraio. All’uscita del Tribunale sono stati ascoltati l’avvocato delle cinque vittime, Nicodemo Gentile e la Garante per l’Infanzia del Lazio, Monica Sansoni:

“C’è stato un rinvio tecnico per un difetto di notifica – spiega l’avvocato – ci aggiorneremo al 29 febbraio, comunque abbiamo depositato atti di costituzione. Più ragazzi hanno subito queste angherie, vessazioni, violenze di ogni natura soprattutto psicologica. La Garante qui presente è stata il motore di questa vicenda, perché se oggi c’è un’indagine che si è chiusa e la possibilità di poter fare un processo dobbiamo dire solo grazie a questa istituzione del Lazio che, con schiena dritta e senza nessun tipo di timore, ha collaborato fattivamente creando una importante alleanza con le famiglie delle vittime. Un’alleanza sana, pura e pulita.

Una vicenda che non è soltanto la tragedia di più famiglie e di più giovani ragazzi, ma è una tragedia di un’intera collettività, la tragedia un’intera collettività. Adesso speriamo che il giudice accolga la richiesta di parte civile, come è successo anche in altre vicende in cui già la Garante e l’istituzione sono state accolte. Vicende delicate, importanti, perché è una ferita aperta nel tessuto sociale perché è maturata nell’ambiente protettivo nell’ambiente caldo della famiglia e della scuola.

Un uomo che aveva addirittura l’attestazione di requisiti di alta moralità che hanno fatto sì che potesse insegnare religione in un istituto frequentato da giovani e poteva frequentare la chiesa che insieme con la famiglia è il luogo più confortante dove i genitori si fidano. Invece, dalle carte della procura e soprattutto anche da quello che è un patrimonio di immagini e di documenti, viene fuori che siamo di fronte ad un predatore sessuale ossessivo, un lupo che pascolava tranquillamente in mezzo a questi agnellini che erano giovani molto fragili, giovani che avevano anche delle difficoltà e che venivano continuamente vessati e destabilizzati con una violenza sia fisica ed in alcuni casi sia sessuale ma anche psicologica molto forte.

E’ una vicenda molto triste e grazie al Garante e alla sua costituzione noi abbiamo anche chiesto che possa essere chiamata come responsabile civile la Diocesi Locale, vogliamo che venga accertata la responsabilità non per il reato ovviamente che non l’indiretta come responsabile civile perché attestato che questo imputato avesse le qualità morali, le qualità teologiche per poter insegnare religione perché è un’attestazione che fanno i rappresentanti più importanti della istituzione religiosa, quindi noi abbiamo chiesto anche questo perché nessuno si può girare dall’altra parte.

Quest’uomo insegnava dal 2020 c’erano state parecchie problematiche intorno alla sua figura, nel 2022 molti soggetti sapevano, anche alcune suore sapevano dell’esistenza di queste problematiche però nessuno ha detto nulla già partire dal 2022. Lo dicono le carte, lo dicono le dichiarazioni e forse il fatto del Majorana si poteva anche evitare.

Noi adesso ripeto ci siamo affidati ad un’autorità che quella giudiziaria molto seria Latina molto qualificata e abbiamo fatto queste richieste, il 29 si ragionerà su queste richieste. Il difetto di notifica nulla di strano, non c’è assolutamente nessuna situazione da interpretare capita spesso e va bene così abbiamo perso solo 20 giorni recupereremo”.

Queste le parole invece di Monica Sansoni, Garante dell’Infanzia della Regione Lazio:

“Resteremo in attesa della nuova udienza come già anticipato l’avvocato Nicodemo Gentile ci rimettiamo assolutamente all’autorità giudiziaria quindi anche io sono fiduciosa e sono fianco dei ragazzi che oggi erano qui con noi e continueremo così, continueremo a essere uniti e arriveremo alla nuova data sempre con fiducia. Io sono molto fiduciosa nella Magistratura e nel lavoro che stiamo portando avanti, sono fermamente convinta che la verità verrà fuori e i ragazzi potranno finalmente sentirsi garantiti e tutelati”.