Rifiuti, Zuliani e Antoci annunciano proposte e mozioni

I consiglieri comunali di Latina Nicoletta Zuliani e Salvatore Antoci fanno una serie di proposte per la gestione dei siti di stoccaggio e impianti di rifiuti del territorio ed annunciano mozioni a sostegno.

“Attualmente il controllo dei siti e degli impianti – dicono ,- risulta frammentato perché ricade su diversi attori che rispondono ognuno al proprio protocollo. Può accadere che, su input di diversa origine, enti o altre autorità (VVFF, ASL, Polizia Giudiziaria, Carabinieri Forestali) operino controlli e facciano prescrizioni senza alcun obbligo di comunicazione a ARPA o Provincia. Questo, se da un lato assicura la giusta autonomia e capacità di iniziativa, dall’altro crea il rischio di frammentazione dei controlli, dove “la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra”, perché non c’è un protocollo che obblighi ad un comune iter che interconnetta i vari uffici e li metta a conoscenza dei dati raccolti. Questa situazione rende le operazioni di controllo a rischio di efficacia. Mentre appare saggio salvaguardare l’autonomia di ciascun ente, sarebbe auspicabile la condivisione dei risultati”.

“I dati che i diversi enti o autorità raccolgono – proseguono i consiglieri – non confluiscono in un unico bacino al quale tutti potrebbero attingere per conoscere la storia dei controlli ed i relativi risultati di ogni impianto. Ecco che in questo modo il Piano di Monitoraggio e di Controllo dell’ARPA potrebbe diventare un Piano dei Controlli Integrati a maggior tutela e sicurezza del territorio e dei Cittadini con una banca dati generale e comune accessibile anche ai cittadini”.

I cittadini vanno considerati come “sensori”: “specie quelli attivi, sono spesso considerati dalle amministrazioni come dei problematici rompiscatole; costoro – dicono Zuliani e Antoci – rappresentano invece una risorsa preziosa perché sono altrettanti “sensori” e altrettante sentinelle del territorio. I cittadini hanno diritto di farsi parte attiva dei controlli sugli impianti confinanti con le loro proprietà. Da anni sono ormai attivi in molte parti del mondo piattaforme, app, modalità che utilizzano internet e smartphone messe a disposizione dei cittadini che segnalano variazioni odorigene, qualità dell’aria, dell’acqua, variazioni sui rumori di impianti, tutto a beneficio di un maggiore e più capillare controllo. L’effetto di questo approccio che valorizza i cittadini è importantissimo perché si produce una maggiore e più immediata informazione, fiducia reciproca tra istituzione e cittadini, oltre ad una coesione sociale che spesso, quando si parla di rifiuti, diventa invece vera e propria “guerrilla”.

Serve però una crescita culturale, specie da parte delle amministrazioni, che consenta loro di scendere dal piedistallo e dialogare alla pari con i cittadini”.