Latina, il 18 dicembre sarà intitolato Viale Antonio Pennacchi

Antonio Pennacchi

Un tratto dell’attuale via del Lido verrà intitolato, il 18 dicembre, alla memoria dello scrittore pontino Antonio Pennacchi. La decisione all’unanimità arriva dal Consiglio Comunale di questa mattina. L’iniziativa, su proposta del sindaco Matilde Celentano, ha preso il via nei mesi scorsi, richiedendo, dopo l’ok dell’intera commissione Urbanistica riunitasi il 30 ottobre 2023, l’autorizzazione in deroga alla Prefettura di Latina, non essendo ancora trascorsi dieci anni dalla morte del noto scrittore pontino, deceduto il 3 agosto 2021, all’età di 71 anni.

La delibera di Consiglio comunale, approvata oggi, è stata illustrata dall’assessore alla Mobilità Gianluca Di Cocco, ripercorrendo l’iter amministrativo seguito per l’intitolazione del tratto di via del Lido, dalla rotonda Rossella Angelico a piazzale Loffredo a Capoportiere.  Nel corso del suo intervento, l’assessore Di Cocco ha anche spiegato le motivazioni alla base del deliberato, sottolineando il valore culturale dell’opera di Antonio Pennacchi, riconosciuto anche a livello internazionale.

“La produzione letteraria di Pennacchi, vincitore di tantissimi premi – ha affermato Di Cocco – è sempre stata incentrata su storie e fatti riguardanti il territorio pontino, facendo conoscere la nostra città in tutto il paese e anche all’Estero dove le sue opere sono state tradotte e pubblicate. Un uomo che non aveva mai smesso di combattere per l’eguaglianza di tutti gli esseri umani, fondamentale in tutte le sue opere e contro l’ingiustizia che lo faceva arrabbiare anche a 70 anni”.

“L’intitolazione a Pennacchi di una strada importante, come quella che proietta la città al mare, è un atto dovuto, alla memoria del nostro concittadino di alto spessore culturale – ha dichiarato il sindaco Celentano – via del Lido, dalla rotonda Rossella Angelico (ragazza di Latina vittima di femminicidio) a Capoportiere, può rappresentare per chi la percorre un orizzonte aperto, conferendo un senso di libertà. Quella libertà di pensiero e di parola che ha sempre contraddistinto Antonio Pennacchi, prima ancora di diventare una celebrità letteraria”.

“Antonio, nato nella giovane Latina del 1950, vive la città appieno – sono le parole della prima cittadina pronunciate in aula – E’ uno dei tanti cittadini figli di quell’integrazione tra le diverse provenienze, padre umbro e madre veneta, che gli conferisce un’apertura di vedute. Lavora in fabbrica per oltre trent’anni, alla Fulgorcavi, conseguendo in un periodo di cassa integrazione la laurea in lettere presso l’università La Sapienza. Fa politica Antonio, prima nel Movimento sociale italiano, poi vira a sinistra attratto dal pensiero di Marx e Lenin. Passerà alla storia come il fasciocomunista, così rappresentato nella sua autobiografia. Antonio racconta la sua città, la storia dei coloni pionieri di questa terra, l’opera di bonifica, la città di fondazione ispirando film e cortometraggi. E’ un uomo schietto, diretto, senza retropensieri”.

“Oggi qui in Consiglio comunale – ha concluso il sindaco – con quest’intitolazione rendiamo omaggio a Pennacchi, alla sua persona, alla sua genialità, alla sua franchezza, al suo spessore letterario, al suo raccontare Latina e i Borghi nel loro contesto sociale, dalla sua visione di comunità. Grazie a tutti per la condivisione di questa proposta deliberativa”.

La discussione in aula è proseguita con un lungo dibattito, fino alla votazione che si è conclusa con 24 voti favorevoli su 24 consiglieri presenti.