Formia, l’incontro fra l’associazione LiberAutismo e l’Arma dei Carabinieri

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro fortemente voluto tra l’Arma dei Carabinieri, rappresentata dalla Compagnia di Formia, e l’associazione LiberAutismo APS, molto attiva e punto di riferimento per la comunità di Formia e dei comuni limitrofi nella divulgazione delle buone prassi e nell’elaborazione di progetti e iniziative per la prevenzione e assistenza a favore di ragazzi affetti da disturbi autistici.

La relatrice dell’evento, la dottoressa Laura de Fabritiis, unitamente al presidente dell’associazione, dott. Pasquale Marino, e al dott. Fabio Pisaniello, pedagogista e analista del comportamento BCBA, si sono interfacciati con una qualificata platea rappresentata dai Comandanti delle Stazioni della Compagnia di Formia e dai loro validi collaboratori, che hanno dato il via a questa I° edizione di incontri di formazione.

Il problema dello spettro autistico crea barriere invisibili all’occhio umano, soprattutto dovute alla difficoltà di comunicare ed entrare in sintonia con l’altro.  Proprio per questo sono stati illustrati sistemi alternativi di comunicazione e strategie per favorire l’interazione sociale, allo scopo di ampliare il bagaglio culturale e soprattutto professionale dei militari presenti, su questo disturbo che investe sempre di più la popolazione italiana. L’indice statistico rileva che 1 bambino su 77 nella fascia di età tra i 7-9 anni è affetto da disturbo dello spettro autistico e tali percentuali colpiscono i maschi 4,4 volte di più rispetto alle femmine.

Proprio in ragione di ciò, l’incontro di formazione, unico nel suo genere per i relatori che si sono trovati per la prima volta in assoluto di fronte dei
carabinieri, nello specifico quelli della Compagnia di Formia, è stata unoccasione irripetibile di accrescimento, che ha stimolato un ricco dibattito focalizzato anche sugli aspetti operativi con i quali fronteggiare i vari scenari in cui le pattuglie del 112, impegnate giorno e notte al servizio dei cittadini con l’attività di controllo del territorio, possono imbattersi. Proprio in questo l’analista comportamentale e la Dottoressa de Fabritiis hanno inteso dare degli utilissimi consigli “pronti all’uso” nel caso in cui ci si debba interfacciare con una persona con disturbo dello spettro autistico, come ad esempio l’utilizzare poche parole, la stimolazione visiva attraverso immagini, l’evitare il contatto fisico favorendo la distanza, l’utilizzo di un tono di voce pacato e rassicurante e il ricorso alla pazienza che mai come in questi casi è la virtù dei forti.

Visto il feed back estremamente positivo che ha avuto questa iniziativa, seguiranno altri eventi volti all’inclusione sociale di tutti coloro che vivono questi disturbi e che simboleggia uno dei valori cardine dell’Arma dei Carabinieri al servizio della popolazione.