Latina, femminicidi: striscione del blocco studentesco davanti all’IIS Marconi

“Uomini siate e non pecore matte”: questa la frase presente sullo striscione che i militanti del blocco studentesco Latina hanno affisso davanti all'”IIS Marconi”.

“L’omicidio di Giulia Cecchettin – inizia la nota del movimento – non è che l’ultimo di molti altri commessi quest’anno, a cui si aggiungono anche le violenze che hanno occupato le pagine di cronaca degli ultimi mesi, fra cui la più famosa (ma non l’ultima) dello stupro di Palermo avvenuto nel luglio di quest’anno.”

“Una posizione ampiamente diffusa vuole incolpare tutti gli uomini come potenziali stupratori o assassini, soprattutto coloro che, pur condannando con forza l’accaduto, si rifiutano di scusarsi o di vergognarsi del loro essere uomini. Una strumentalizzazione politica delirante che ignora che gli uomini, quelli veri, sono l’esatto opposto di Turetta e di chiunque ha commesso violenza contro le donne, per cui si può parlare non di mascolinità tossica ma di totale assenza di virilità .”

“Alla base di tutte queste violenze e uccisioni, infatti – continua la nota – c’è ben altro: non una struttura organizzata ed esecutrice come il patriarcato, ma una mentalità figlia di una società accomodante, sentimentalista, per cui di fronte ai capricci dell’inviduo tutto deve essere concesso e qualsiasi resistenza (anche la realtà stessa) deve essere condannata o eliminata.”

“Per questo – conclude il movimento – riteniamo che l’educazione sentimentale nelle scuole, condotta da psicologi e influencer come promesso dal Ministero dell’Istruzione, non sia solo inutile alla causa ma completamente al di fuori della realtà . Non è con lezioni di empatia, ma solo con l’esempio che si possono crescere uomini veri, che in quanto tali sono in grado ad accettare un rifiuto senza far prevalere la loro emotività e il loro desiderio di possesso sulla volontà o sulla vita altrui. E la violenza, se compiuta, non va rieducata ma punita con leggi sicure dalla certa applicabilità “.