D’Annunzio, il “Caso Jekyll” chiude la stagione teatrale

Lo spettacolo “Il caso Jekyll”, tratto dal celebre romanzo di Robert Louis Stevenson e adattato da Carla Cavalluzzi, chiude la stagione in abbonamento domenica 5 maggio alle ore 21 al Teatro D’Annunzio, nell’ambito della stagione a cura del Comune di Latina e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC Ministero della Cultura e Regione Lazio.

La storia racconta di Henry Jekyll, uno stimato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, periodo in cui nasce e si sviluppa la psicanalisi. Dopo una lunga ricerca sui disturbi psichici, Jekyll individua la causa principale: il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, l’Inconscio. Convinto che l’Ombra non debba essere repressa ma riconosciuta e dialogata, Jekyll decide di sperimentare su se stesso le sue teorie, dando vita a Edward Hyde.

Tuttavia, Jekyll non prevede che Hyde, una volta liberato, prenda il sopravvento, dando libero sfogo alle sue inclinazioni malvagie e violente. Hyde diventa sempre più potente, mettendo a repentaglio la vita del dottore e di coloro che gli stanno attorno. Jekyll si trova così di fronte a una scelta amara: continuare a vivere con Hyde o disinnescare questa parte di sé, anche a costo di ucciderla.