Sabaudia, la confessione: “Incendiavo per 20 euro, me lo chiedeva Cestra”

Una confessione che rafforza le accuse. Il 41enne ritenuto l’esecutore materiale degli incendi boschivi del 28 agosto 2024 a Sabaudia ha ammesso: “Sono stato io ad appiccare il fuoco. Cestra mi dava 20 euro a incendio”.

L’ex presidente della Protezione Civile ANC di Sabaudia, Enzo Cestra, è già ai domiciliari con l’accusa di incendio boschivo aggravato e truffa aggravata. L’inchiesta della Procura di Latina e del Nipaaf dei Carabinieri Forestali ricostruisce uno schema inquietante: creare emergenze per ottenere fondi regionali, oltre 32.000 euro tra il 2021 e il 2024, di cui 7.000 solo quest’anno.

Intercettazioni e telecamere hanno incastrato il 41enne, ripreso mentre si aggirava nei luoghi dei roghi su una bicicletta arancione. Dopo l’arresto di Cestra, ha raccontato tutto agli inquirenti.

Pressioni e depistaggi

Cestra, intercettato, temeva l’arresto (“Mo m’arrestano”), e, come riportato dall’edizione odierna di LatinaOggi, avrebbe cercato di manipolare prove e testimoni, retrodatando le dimissioni del 41enne e spingendolo a tacere. Addirittura, secondo gli inquirenti, voleva scaricare su di lui ogni responsabilità.

Un piano che è crollato con la confessione dell’esecutore, il quale, fragile e seguito dal Dipartimento di salute mentale, non ha retto la pressione. Il giudice non ha ritenuto necessarie misure cautelari nei suoi confronti, mentre Cestra resta al momento ai domiciliari con braccialetto elettronico.