Confesercenti Latina per lo sviluppo del territorio pontino

Economia & imprese

Rubrica settimanale 

A cura di Ivan Simeone

i.simeone@virgilio.it

Ivan Simeone


La Confesercenti provinciale di Latina, ha partecipato nella giornata di lunedì 11 marzo
scorso, alla prima riunione operativa del tavolo di sviluppo economico pontino, fortemente voluto dal Presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Lazio, On. Enrico Tiero.

Erano presenti il Presidente di CCIAA Giovanni Acampora e l’on. Marika Rotondi, Presidente della Commissione speciale “Semplificazione amministrativa” della Regione Lazio. Per Confesercenti ha preso la parola la Presidente provinciale Susanna Gloria.

Confesercenti provinciale di Latina ha presentato al “Tavolo” una “notasulla Situazione socioeconomica del territorio pontino, quale primo contributo ai lavori.

Nel documento (la versione integrale si può richiedere in Confesercenti a segreterialatina@confesercentilazio.com) riprendendo alcuni input già evidenziati nel precedente documento di Confesercenti Lazio Lazio, Regione capitale dello sviluppo pone in risalto l’esigenza di individuare ed evidenziare sempre più una “Visione” organica e complessiva di sviluppo del territorio pontino.

Vocazione agricola, sviluppo turistico ed enogastronomico, economia del mare e piccola industria manifatturiera sono le vie guida di un confronto propositivo; settori economici che devono interagire dando vita ad un unicum produttivo.

Certamente vi è da evidenziare uno slancio politico-amministrativo che sta impegnando la nuova Amministrazione regionale del Presidente Rocca, con l’Assessorato alle attività produttive guidato dall’On. Roberta Angelilli e con la Commissione regionale di riferimento presieduta dall’On. Enrico Tiero, per rilanciare il nostro territorio, da troppi anni rimasto economicamente “assopito”.

Il territorio pontino ha molte potenzialità, oggi non espresse al meglio, che devono essere messe a sistema. Non vi è più tempo.

Le infrastrutture, da sempre auspicate, sono il punto focale di uno sviluppo locale, leggasi Roma-Latina ma anche una politica di sviluppo portuale e dei collegamenti in genere; un territorio da troppo tempo isolato dalle principali arterie nazionali.

Spesso, quando si parla di sviluppo e infrastrutture, si volge lo sguardo alle grandi imprese, al mondo dell’edilizia –da sempre volano economico di un territorio- ma bisogna dare forza ed evidenziare il mondo delle aziende artigiane, delle attività commerciali e del terziario in generale, che poi sono il vero motore di una economia del quotidiano” che fa crescere una comunità.

Il “Tavolo Economico Pontino” è certamente una opportunità operativa da non perdere. Bene ha fatto l’On. Enrico Tiero a lanciare questa iniziativa.

I dati relativi alle dinamiche delle imprese locali si conoscono.

Osserfare, con tutto il sistema camerale fotografa da sempre l’andamento che ci racconta di una economia che, al di là di un qualche punto in percentuale in più o meno, evidenzia un mondo imprenditoriale che dà qualche segnale di vivacità ma, sostanzialmente, riesce a “reggere e tamponare” le crisi che si susseguono negli anni.

Nel 2023 –dati Movimprese- abbiamo avuto un tasso di crescita d’impresa pari allo 0,96% contro quello dei nostri “cugini” della provincia di Frosinone dello 0,79%.

Il tasso di crescita regionale è stato del 1,59% dovuto principalmente alla provincia di Roma e della Capitale.

Il registro camerale conta oggi 56.697 imprese, di cui l’82,9% sono attive. Se andiamo a fotografare l’andamento dell’ultimo decennio, vediamo un tasso medio pari a -17%, il che evidenzia una lenta, impercettibile, strisciante ridimensionamento del nostro sistema imprenditoriale locale.

Il mondo delle costruzioni anche nel 2023 ha segnato numeri importanti, con un aumento di +1,64% rispetto al 2022 ma in contrazione se calcoliamo il rapporto tra il 2022 e il 2021.

Sono aumentati i B&B, studi di consulenza aziendale e affittacamere. Questi ultimi dati evidenziano una vivacità che deve essere messa a sistema.

Anche la ristorazione ha segnato valori positivi pari ad un +17% rispetto al 2022.

Il mondo del commercio, nella sua generalità, ha totalizzato un leggerissimo incremento dello 0,12% anche se, statisticamente, le attività commerciali di prossimità, maggiormente quelle presenti nei centri delle città, stanno diminuendo. Il commercio e il terziario nel loro complesso, necessitano di un apposito focus.

Molte sono le “serrande abbassate” che si notano e che non vengono “calcolate da percentuali” poiché vi è un grande turnover di aperture/chiusure/aperture.

Il comparto agricolo è in affanno, come lo è il mondo delle imprese e attività legate all’artigianato che conta oggi 8.606 imprese in provincia, pari al 18% del totale delle imprese, con una percentuale di crescita minimale, pari allo 0,34% che traducendo in numeri significano solamente un saldo attivo di 30 attività/imprese artigianali.

Come si può vedere il quadro della situazione non è negativo nella sua complessità, ma necessita, da subito, di interventi concreti e di una nuova strategia di sviluppo, per fermare questo decadimento lento ma inesorabile che da anni ci stiamo portando dietro.

Sentiamo l’esigenza di uno slancio economico. I nostri imprenditori già stanno facendo molto.

Ora bisogna che la politica regionale faccia la sua parte, come sta dimostrando dalle prime iniziative messe in campo.

Rimaniamo fiduciosi.